“Dobbiamo fare dei sacrifici, tornare a delle modalità di lavoro che siano le più concrete possibili, più efficaci, ma tendendo conto che dobbiamo risparmiare e fare in modo che ci sia da parte di tutti la coscienza del momento che è ancora molto difficile”. E’ questa la via da percorrere per uscire dalla crisi economica che “durerà più di quanto potessimo immaginare”, secondo il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.
Durante il suo discorso di fine anno Rollandin ha ricordato che “c’è sofferenza da parte di tutti sia per la parte economica, sia per la parte sociale, non dimentichiamo i tanti problemi che coinvolgono tante famiglie e tante imprese” e come sarà importante che la politica faccia “il possibile per lavorare con efficacia e coerenza per risolvere i problemi” e “dare delle risposte: questo significa prendere degli impegni e sapere dove si vuole andare”.
In che modo? “Lo Stato non ci aiuta perché continua in modo ingiusto e spregiudicato a fare dei tagli al di fuori e al di sopra di quelle che sono regole anche tra le regioni a Statuto speciale”, ha concluso Rollandin. “Questo ci complica l’intervento finanziario che noi dobbiamo fare. Malgrado questo io credo che tutti dobbiamo avere fiducia nel 2014, fiducia in una ripresa che sarà lenta ma che potrebbe esserci anche in Valle per poter risolvere il problema del lavoro”.
Anche per il Presidente del Consiglio Valle Emily Rini "il 2014 si annuncia come un anno di svolta. Di svolta dalla crisi ma anche di svolta rispetto ad un sistema locale e nazionale applicato sino ad ora. E il Consiglio regionale lavorerà per farsi interprete di questa svolta. Innanzitutto affrontando le riforme istituzionali. Riforme di cui ha bisogno la nostra democrazia per meglio governare le istituzioni".
"In Consiglio – ha proseguito durante tradizionale messaggio di fine anno rivolto alla popolazione valdostana. – sono già state depositate alcune proposte di legge: le forze politiche sapranno trovare le giuste sinergie per mantenere fede agli impegni assunti rispetto alla razionalizzazione degli apparati pubblici e delle spese per il loro funzionamento. Un passo alla volta, perché riformare è come costruire una casa: si comincia dalle fondamenta e poi con cura si pone un mattone sopra l’altro".
"Io sono convinta – conclude il presidente del Consiglio Valle – che ce la faremo. Conto sull’impegno del Consiglio regionale ma credo anche fermamente in quel senso di responsabilità che da sempre caratterizza il popolo valdostano. Quel senso di responsabilità nato dal desiderio di autogoverno che la storia ci ha consegnato e che ha forgiato questa peculiarità del nostro carattere. Responsabilità nei confronti dei nostri familiari, della nostra comunità, delle nostre Istituzioni".