“L’attività fatta dal governo, dal Presidente della Regione e dai parlamentari è stata molto ma molto efficace e il decreto Salva Roma è un successo”. L’Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz boccia in apertura dei lavori la prima delle cinque mozioni proposte dalla minoranza. Un’ora dopo sarà l’aula con il voto segreto ad affossare l’iniziativa con 17 voti contrari e 16 favorevoli.
Protagonisti della seconda giornata di lavori del Consiglio Valle sono i trasporti. Nella prima delle due mozioni dedicate alla ferrovia l’opposizione chiede l’istituzione di un tavolo operativo, presieduto dall’Assessore, composto da sindacati, associazioni dei consumatori, dei pendolari, rappresentanze delle forze politiche presenti in Consiglio regionale e del Cpel per la stesura del Piano regionale Trasporti ma invita anche la Regione a anticipare dei soldi per sventare la riduzione delle corse.
Richieste definite “superflue” dall’Assessore “perché questa attività dal punto di vista finanziario è già molto chiara e dal punto di vista delle attività è già in corso”. Sotto il profilo dei soldi l’Assessore spiega come il decreto del 6 marzo scorso fissa chi e quando deve pagare (lo Stato fino al 31 luglio 2014 e successivamente la Regione) mentre sul fronte dell’attività, Marguerettaz informa l’aula che il 7 marzo e ieri, martedì 11 marzo, ci sono stati due diversi incontri a Roma con il Ministero.
“Il servizio ferroviario non è a rischio – sottolinea Marguerettaz, offrendo alla minoranza la disponibilità al confronto in Commissione – Non andiamo ad alimentare dubbi e paure. Questo decreto legge dà il tempo necessario per sistemare la partita finanziaria. E’ chiaro che vogliamo garantire il servizio ma avendo voce in capitolo ovvero pretendiamo in questi 6 mesi di fare questo tipo di trattativa”.
E sul mistero dei 521 milioni di euro l’Assessore smentisce l’opposizione “I rappresentanti del Ministero ci dicono che per i lavori che noi chiediamo di fare non c’è copertura. Bisognerebbe chiedere loro se hanno letto quindi bene il bilancio”.
Maggioranza e opposizione divise sull’interpretazione del decreto del 6 marzo scorso . “Trenitalia ha detto che se non riceve il dovuto – ha ricordato Jean-Pierre Guichardaz del Pd-Sinistra Vda – l’azienda è autorizzata a ridurre i servizi. E’ scritto in legge. Rimane il problema della rimanenza. Lei ci doveva dire dove verranno reperiti i 46 milioni di euro rimanenti.” Più netto Elso Gerandin di Uvp: “Sono allibito. Non riesco a capire dove vedete il successo del decreto Salva Roma? Lo Stato dice chiaramente che da agosto dovremo essere noi a pagare”. Vittoria ribadita dal Presidente Rollandin. “Quei 9,6 milioni non erano previsti noi ne avevamo messi in conto 23 milioni. Inoltre io vedo come molto importante l’esclusione dal Patto di Stabilità”.
Dito puntato da parte della minoranza contro i parlamentari valdostani “Riguardo ai 521 milioni di euro nella Tabella E della Finanziaria – ha ricordato ancora Guicharda – è vero che sono assegnati in maniera indifferenziata a Rfi per la rete ma mi spieghi per quale motivo i parlamentari del Piemonte si sono presi la briga di fare un ordine del giorno per chiedere come mai la dicitura è cambiata nel passaggio alla Camera e i nostri non si sono attivati?. Perché dobbiamo rassegnarci all’idea che questo sia un refuso e che questi soldi non siano destinati alla nostra tratta?”