"E’ una soluzione a cui abbiamo pensato anche noi e abbiamo subito avviato un confronto con il Ministero dell’Interno. L’accorpamento referendum regionale e elezioni europee non è però possibile in quanto privo di una specifica regolamentazione dello Stato". Cosi il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella consueta conferenza stampa di Giunta ha risposto al consigliere di Alpe, Alberto Bertin che ieri denunciava lo spreco di risorse pubbliche per il mancato election day.
"Il decreto legge 98/2011 sull’election day prevede infatti l’obbligo di accorpamento in un’unica data, nello stesso anno, per le elezioni comunali, provinciali, regionali, politiche e, nell’anno in cui si svolgono le elezioni europee, anche di quest’ultime – ha spiegato il Presidente – ma non prevede l’accorpamento con eventuali referendum; per questi ultimi, il comma 2 bis, stabilisce esclusivamente l’accorpamento di più referendum nella stessa data".
Le elezioni europee hanno regole diverse rispetto alle consultazioni statali. In particolare nella composizione dei seggi esigono 4 scrutatori mentre i referendum regionali e nazionali 3. Per le europee i seggi rimangono aperti fino alle 23 mentre per i referendum fino alle 22. Infine manca una regolamentazione riguardo la ripartizione delle spese, a carico dello Stato, per le elezioni europee, a carico della Regione, per il referendum regionale e per le modalità di ripartizione degli spazi per la propaganda elettorale sono diverse.