Sui rincari autostradali l’Uvp chiama in prima linea i sindaci chiedendo loro di "opporsi con forza a questa situazione, visto che per primi dovranno dare risposte alla nuova emergenza traffico e faremo partire una mobilitazione".
In una nota il movimento parla di aumenti "intollerabili". "Una stangata non solo per i pendolari, ma anche per le aziende e per il turismo. Oggi transitare sulle nostre autostrade di montagna costa in media 19 centesimi al chilometro, se proviamo, per esempio, a considerare il tratto più impervio dell’A22 in Trentino, troviamo un costo chilometrico decisamente inferiore, pari a 7 cent/km; ed analogamente, il tormentato tratto appenninico dell’Autosole, compreso tra Firenze e Bologna, costa 8 cent/km".
E sulle agevolazioni previste dalla Giunta l’Uvp scrive: "sono risibili, perché di fatto il costo è insostenibile per la maggior parte dei utenti, che sono costretti a riversarsi sulla viabilità normale. Risultato: l’autostrada, che doveva essere la soluzione dei problemi di traffico di un territorio difficile come quello valdostano, sarà sempre più vuota, mentre la viabilità normale sulla Statale sarà sempre più intasata e pericolosa."
Il Movimento parla poi di responsabilità di "SAV SpA e RAV SpA ma anche all’azionista Regione autonoma Valle d’Aosta e dunque alla Giunta regionale, che nonostante l’impegno preso in Consiglio Regionale, per ben due volte, non ha fatto nulla di concreto per bloccare la richiesta degli aumenti, puntualmente partita dalle società come ogni anno e prevista addirittura attorno al 14%. Aumenti che, visto il periodo di crisi, sono stati frenati in tutta Italia per l’intervento del Ministero dei Trasporti. Insomma, abbiamo sotto agli occhi un “sistema autostradale valdostano” al collasso, in cui chi Governa la Regione protegge solo i concessionari autostradali e le lobbies finanziarie, limitandosi a spartire la torta, incassando i milioni di euro dei dividendi di fine anno".