XXVI Congresso della Fiom – Cgil della Valle d’Aosta a Montjovet. Durante l’appuntamento, che ha visto la riconferma del segretario Enrico Monti, sono stati snocciolati alcuni dei dati che descrivono la crisi industriale in Valle: i 269 posti di lavoro persi in Tecdis, i 150 in Zinco Celere, i 70 in F.I.A, i 60 in Elelys
Monti ha sfatato la credenza della debolezza congenita del sistema industriale valdostano. "Non sono d’accordo, non solo perché fino agli anni 80’ gli occupati nell’industria tutta (siderurgica, metalmeccanica, chimica, tessile ed edilizia) era preponderante nel mercato del lavoro regionale ma ancor adesso, con una popolazione di soli 128.000 abitanti, in Valle d’Aosta è presente tutta la tipologia delle aziende della compagine metalmeccanica".
Parlando della crisi in Valle d’Aosta, Monti ha ricordato "la significativa contrazione dei consumi delle famiglie, nel 2012 pari a meno 3%; una forte riduzione degli investimenti fissi lordi meno 9% nel biennio 2011/2012 ed un tasso d’inflazione medio negli ultimi anni del 2,9%"
Gps Standard, Set, Xerox, Sea, Olivetti I-Jet tanti i lavoratori che la Fiom ha seguito in questi difficili anni e per i quali è riuscita a vincere molte battaglie sociali e lavorative. Responsabilità sociale d’impresa, Fiat, Rsu, sono alcuni degli argomenti approfonditi, come il contratto collettivo per il quale Monti evidenzia “se un sindacato, dalla somma degli iscritti e dai voti ottenuti nelle elezioni delle RSU, supera il 5% di rappresentanza sul piano nazionale della sua categoria è legittimato a partecipare alla contrattazione collettiva.
Per cui il prossimo anno, allo scadere del contratto separato dei metalmeccanici, la Fiom potrà tornare a sedersi al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale da cui è stata esclusa per ben due volte, non avendo sottoscritto accordi che non riteneva confacenti alle esigenze dei metalmeccanici” .
Al congresso erano presenti oltre alle altre organizzazioni sindacali anche l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Pierluigi Marquis. “La Valle d’Aosta –ha spiegato l’Assessore alle Attività Produttive – ha un’economia più fragile che soffre un problema strutturale, negli anni abbiamo visto cessazioni di attività per le quali mai ci si sarebbe immaginati una chiusura. Questo è un momento importante per dare uno slancio allo sviluppo industriale, ci troviamo infatti tra due programmazioni europee, le risorse quindi vanno gestite al meglio per dare il giusto impulso al settore, pensando soprattutto all’occupazione. La prossima settimana la giunta delibererà il documento di “specializzazione intelligente”, chiesto dall’Europa, che darà più opportunità alle aziende di poter investire e cercare una maggiore competitività nel quadro europeo. Dobbiamo cominciare a creare una forte rete tra università ed incubatori d’impresa fuori dai confini regionali, in un approccio nuovo che creerà sicuramente più opportunità per il tessuto produttivo regionale”.
“Il mio auspicio è che il sindacato, nel suo insieme, possa passare da una fase in cui si occupa solo di emergenze occupazionali ad un’altra dove le priorità siano: implementare e rinnovare i contratti integrativi aziendali, stabilizzare il personale precario… – conclude il Segretario Generale della Fiom della Valle d’Aosta – in poche parole, più diritti a più lavoratori. La premessa è, però, che tutti credano, operando di conseguenza, al futuro del settore industriale nella nostra Regione”.
Al congresso erano presenti oltre alle altre organizzazioni sindacali anche l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Pierluigi Marquis.