E’ arrivata in Giunta venerdì scorso la delibera che sintetizza le decisioni che da qui ai prossimi mesi verranno assunte – la prima di fine dicembre riguarda le tate familiari – per ridisegnare i servizi soci-sanitari della Regione alla luce della contrazione di risorse. Il documento, che detta obiettivi e tempistiche e che ha visto nei mesi scorsi al lavoro gli uffici regionali in stretto contatto con le amministrazioni locali e i referenti dei servizi, potrebbe però essere solo una bozza provvisoria. Come segnala infatti la delibera “in campo nazionale sono in atto importanti riforme per il contenimento della spesa pubblica e, per il prossimo futuro, sarà necessario eseguire delle valutazioni puntuali sulla sostenibilità economica delle varie iniziative, soprattutto alla luce di manovre finanziarie che hanno già determinato, e verosimilmente determineranno ulteriormente, una contrazione delle risorse disponibili sul bilancio regionale.” Una prima idea di quello che ci aspetta potrebbe già arrivare domani, mercoledì 15 gennaio, dall’incontro in programma a Roma fra il Presidente della Regione Rollandin e il Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio.
Aspettando di conoscere se la Valle d’Aosta sarà chiamata a nuovi sacrifici, ecco il piano di revisione dei criteri e delle modalità previsti per l’accesso a contributi, servizi e prestazioni di natura sociale e sanitaria.
Sui servizi alla prima infanzia (nidi, garderie e spazio giochi) viene meno l’idea di aumentare il rapporto fra educatori e bambini (oggi fisso a 1:6) mentre sarà ridefinito il rapporto numerico degli operatori ausiliari addetti ai servizi generali e sarà operata una riorganizzazione su base territoriale del numero e delle competenze dei coordinatori dei servizi. Per asili nido e garderie, oggi chiusi per brevi periodi, si prospetta inoltre una riduzione dei giorni di apertura. Ad esempio i nidi di fondo Valle potrebbero chiudere tutto il mese di agosto mentre quelli delle località turistiche in altri periodi di bassa stagione. Altra misura per contenere i costi riguarda la possibilità di accentrare le cucine. Prevista una riduzione delle quote capitarie ovvero dei trasferimenti agli enti gestori dei servizi ora fermi a: 5.200 euro per gli asili nido; 2.600 per le garderie; 3.100 euro per l’asilo nido aziendale; 580 euro per gli spazi gioco. Le delibere sui servizi alla prima infanzia arriveranno entro il 1° trimestre del 2014.
“Non sono decisioni calate dall’alto – spiega Gianni Nuti, dirigente della Struttura politiche sociali dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali – e queste novità verranno introdotte con una ragionevole gradualità. Ciò che non può più funzionare è il piccolo intervento localistico bisogna affrontare il tema con un approccio globalistico che ci permetta di passare il guado tutti insieme. La piccola economia non può più incidere sulla spesa generale della Regione, tutti insieme dobbiamo prendere delle decisioni che non uccidano il malato”.
Settore anziani
Annunciate e discusse nei mesi scorsi arriveranno nei prossimi tre mesi anche una serie di delibere sui servizi per gli anziani: assistenza domiciliare, soggiorni climatici, centri d’incontro, centri diurni, micro comunità e comunità alloggio. In particolare è prevista una revisione dei criteri di classificazione delle strutture e dei criteri di riparto delle risorse finanziarie agli enti locali.
Sulle micro, sia per le strutture pubbliche che del privato convenzionato, è prevista la revisione, in coerenza con quanto previsto per le strutture pubbliche, delle percentuali e dei criteri di contribuzione sulle rette da parte dei beneficiari e delle famiglie.
Per le badanti la delibera parla di modifica della percentuale di conteggio delle aggiuntive regionali considerandole al 100%. Oggi gli assegni di cura ai beneficiari che percepiscono una indennità di accompagnamento o altre provvidenze economiche previste ad esempio per gli invalidi civili, ciechi civili e sordi (le aggiuntive regionali) vengono calcolati aggiungendo all’Isee il 30% di queste aggiuntive. In futuro conteranno il 100%. Inoltre verrà introdotta la contribuzione da parte parenti tenuti agli alimenti, per le fasce di Irsee più elevate. E’ destinato a cambiare anche il servizio di assistenza domiciliare ma in questo caso la revisione delle modalità organizzative viene fissato alla fine del terzo trimestre del 2014.
Famiglia e politiche giovanili
Anche sui collegi e i convitti è prevista la revisione della contribuzione in riferimento a nuove fasce di Irsee. Inoltre sarà eliminato il rimborso del 100% del costo del servizio, tranne per i casi di minori a rischio di devianza in carico ai servizi.
La mediazione familiare, servizio introdotto 3 anni fa, per agevolare le separazioni, diventerà a pagamento. In particolare sarà prevista una quota di accesso per ogni componente la coppia. Per le comunità di minori Petit Foyer, La Ruche e Maison d’Accueil si procederà a prevedere in caso di inserimenti consensuali di minori la partecipazione alle spese della famiglia definendo delle soglie in base all’Irsee del nucleo familiare. Per i minori residenti fuori valle accolti in situazione di emergenza, sarà richiesto il pagamento della retta giornaliera da parte del comune di residenza. Inoltre verranno rivisti gli standard del personale.
Saranno minori le risorse a disposizione anche per il bando “Giovani in moto” cosi come per i contributi a favore di giovani adulti per il raggiungimento dell’autonomia dove è tra l’altro prevista la riduzione della quota massima di contributo annuale.
Disabili
I contributi per il servizio di assistenza personale per una vita indipendente saranno ridotti in particolare sul limite massimo annuale per ogni richiesta, fatti salvi i casi più gravi, e con una revisione di fasce di accesso Irsee. Per l’abbattimento di barriere architettoniche, l’acquisto e l’installazione di ausili e attrezzature, gli adattamenti auto per la guida e per il trasporto e mutui acquisto auto saranno riviste le percentuali di contributo a favore delle persone fisiche, degli Enti privati e delle imprese. Stessa sorte toccherà alle fasce di accesso Irsee. Sulle iniziative di sensibilizzazione sulla disabilità ci sarà una revisione di alcuni criteri di concessione con particolare riferimento all’importo massimo concedibile e una revisione delle voci di costo.
Infine sulla sanità territoriale la delibera parla di rivedere nell’area della salute mentale il fabbisogno regionale e ridefinire gli standard gestionali nonché i criteri di contribuzione da parte degli utenti e/o delle famiglie.