Università, gli studenti: “I tagli sono stati mascherati dalla retorica del merito”

Scrive in una nota il gruppo "Studenti contro i tagli": "Crediamo infine che un discorso serio e credibile sul merito si possa affrontare solo in una condizione di aumento dei fondi per il diritto allo studio.".
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Politica

Perché la Valle d’Aosta abbia definito dei criteri di merito più alti di quelli previsti dalla normativa nazionale e da diversi enti Universitari italiani? A chiederlo in una nota è il gruppo "Studenti contro i tagli".

"A seguito dei nuovi criteri per il diritto allo studio approvati dalla Giunta regionale – si legge in una nota –  il gruppo Studenti contro i tagli ritiene importante precisare che parlare di “rivoluzione meritocratica” di fronte ad uno dei più ingenti tagli al diritto allo studio degli ultimi anni sia quanto meno inappropriato".

Il gruppo ricorda quindi i tagli: 330mila euro in meno, rispetto al 2013, per gli assegni di studio; 275mila mila euro in meno per il servizio abitativo e un forte ridimensionamento delle agevolazioni tariffarie per i trasporti.

"Non ci sembra corretto mascherare i tagli  – attacca il gruppo – con la retorica di un merito che, nei fatti, diventa un mero criterio per limitare l’accesso allo studio a fronte di una riduzione dei fondi disponibili."

E sulla rimodulazione degli assegni di studio sulla base della dichiarazione Isee il gruppo contesta la scelta di rideterminare la riduzione a due sole fasce economiche. E sul merito, "sarebbe poi opportuno differenziare i crediti a seconda dell’università frequentata, nell’ottica di una maggiore equità dei criteri di merito. Crediamo infine che un discorso serio e credibile sul merito si possa affrontare solo in una condizione di aumento dei fondi per il diritto allo studio.".

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