Spending review, per i 155 milioni chiesti dallo Stato arriva la sospensiva del Tar

A deciderlo è stato ieri il Tar del Lazio che accogliendo la domanda cautelare della Regione Valle d'Aosta ha sospeso l’esecuzione del decreto del Ministro dell'Economia del 23 settembre scorso e ha fissato l'udienza pubblica per il 18 giugno.
Politica

I 155 milioni di euro chiesti dallo Stato alla Valle d’Aosta, nell’ambito del decreto sulla spending review, non saranno, almeno per il momento, dati. A deciderlo è stato ieri il Tar del Lazio che, accogliendo la domanda cautelare della Regione Valle d’Aosta, ha sospeso l’esecuzione del decreto del Ministro dell’Economia del 23 settembre scorso e ha fissato l’udienza pubblica per il 18 giugno.

"Questo è un dato significativo – ha sottolineato Augusto Rollandin –  perché per noi l’impatto finanziario era notevole".

Le regioni speciali nei mesi scorsi infatti non avevano trovato l’accordo sul riparto dei 1.200  milioni di euro chiesti per il 2013 dal decreto sulla spending review. In mancanza quindi di un accordo il Ministero aveva proceduto, sulla base dei criteri Siope (il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici attraverso il quale si rilevano gli incassi e i pagamenti effettuati dalle tesoreri regionali) a emettere il contestato decreto. Contro quest’ultimo la Valle d’Aosta ha presentato ricorso anche alla Corte costituzionale che nei prossimi giorni sarà chiamata proprio ad affrontare la questione di legittimità costituzionale della spending review.

Sul patto di stabilità, oggetto del confronto di ieri con il Ministro Delrio, il Presidente della Regione ha spiegato nella consueta conferenza stampa di giunta: "Sulla ripartizione il Ministero ha già deciso e quindi non si è detto disponibile a rimettersi a fare questi calcoli nell’immediato. Nel contempo ha tenuto conto del fatto che le trattative non sono state fatte, non per nostra volontà e per questo il Ministro si è detto disponibile ad esaminare una proposta politica che tenga conto di queste difficoltà e vada incontro alle nostre richieste".

 

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