Per l’ottava volta in 15 edizioni, la Finlandia conquista gli ISU World Synchronized Skating Championships, i campionati mondiali di pattinaggio sincronizzato, ospitati da Courmayeur. 23 squadre di 18 nazioni hanno trasformato Courmayeur nella capitale di questa specialità, dando vita a una competizione avvincente che ha tenuto con il fiato sospeso tifosi di mezzo mondo. Le Marigold IceUnity, favorite della vigilia e in testa per poco più di un punto al termine dello Short Program di venerdì, si sono dimostrate di un’incantevole superiorità anche nel Free Skating, che ha visto a sorpresa le connazionali Rockettes (seconde al termine della prima giornata di gara) venire superate per appena 2 decimi di punto dal team canadese delle Nexxice. Più staccate, ma comunque autrici di eccellenti prove, Russia e Svezia.
Lo spettacolo offerto al Courmayeur Forum Sport Center è stato degno della massima competizione mondiale sia in pista, dove le quadre si sono affrontate nel pieno rispetto dei valori dello sport dando vita a prestazioni di notevole livello, che sulle tribune, animate dai colori e dall’entusiasmo dei tanti appassionati giunti all’ombra del Monte Bianco da tutte le nazioni partecipanti.
Ma il ruolo di rivelazione della manifestazione, subito alle spalle dei mostri sacri della disciplina, spetta proprio alla squadra di casa, le Hot Shivers: dopo uno splendido e coinvolgente programma corto, eseguito sulle note di “Canto della terra” di Francesco Sartori, le ragazze allenate da Andrea Gilardi si sono ripetute nella serata di sabato sulle musiche di “Romeo and Juliet” di Nino Rota, facendo letteralmente esplodere in un boato di approvazione i tantissimi tifosi italiani che le hanno trascinate in questi due giorni. Il 10° posto finale del team milanese eguaglia il miglior risultato delle azzurre nella storia dei mondiali di pattinaggio sincronizzato.
“Un’esperienza unica” ha commentato Junko Hiramatsu, Council Member dell’International Skating Union (ISU). “Tutte le persone presenti, atlete, allenatori, visitatori, hanno confermato questa impressione: per noi è davvero speciale trovarci immersi nell’atmosfera di un paese di montagna, davanti alla maestosità del Monte Bianco. Ero già stata qui 7 anni fa, per una sessione di allenamento estiva della squadra giapponese, e avevo quindi già avuto l’occasione di scoprire Courmayeur. Poter unire uno sport spettacolare come questo all’incanto di uno scenario naturale immenso regala un’emozione particolare, che si somma all’adrenalina della gara”.