“I quattro punti chiave del discorso di Centoz erano i punti di Rollandin”. A due giorni dal Congresso Uvp gli animi in casa Pd si sono tutt’altro che calmati. Raimondo Donzel, Jean-Pierre Guichardaz e Carmela Fontana, i tre consiglieri regionali che si sono autosospesi sabato scorso sono, a margine della conferenza stampa dei gruppi di minoranza, un fiume in piena. “E’ un fatto gravissimo quanto successo al congresso Uvp. A chi parlava il segretario? A chi mandava dei messaggi?” si chiede Donzel. “Il documento cosi come la linea politica – aggiunge Jean-Pierre Guichardaz – era stata condivisa da tutto il Pd e anche dagli altri movimenti di Vda bene comune. Il nostro mandato era pieno. Mi spiace se il segretario e la sua segretaria sono troppo impegnati per non prendere parte alle numerose riunioni organizzate.”
I tre consiglieri attaccano Centoz per l’apertura alle larghe intese messa in campo sabato scorso, l’ipotesi di privatizzazione delle società partecipate, le critiche alla strategia dell’Aventino e il poco entusiasmo mostrato verso il candidato dell’alleanza, Luca Barbieri, alle europee. “Te lo voglio vedere ora fare campagna elettorale con Alpe e Uvp e dire loro che devono votare il tuo simbolo” dice Donzel.
I tre consiglieri prenderanno parte questa sera alla direzione convocata con urgenza da Centoz ma “solo per dire che si convochi l’Assemblea” alla quale Donzel, Fontana e Guichardaz chiederanno “la fiducia. Altrimenti vedremo singolarmente cosa fare”. Assemblea in cui l'area che fa capo all'ex segretario detiene la maggioranza. "Noi ci siamo veramente sentiti a disagio sabato scorso. - spiega Carmela Fontana - Ora vogliamo capire qual è la linea del segretario. Perché non può dire uno giorno una cosa e il giorno dopo l'esatto contrario".
A criticare il segretario del Pd è però tutta la minoranza consiliare. Alpe, con il capogruppo Patrizia Morelli, fa un distinguo fra le parole pronunciate dal proprio segretario Floris e quelle di Centoz. “Nel documento, Alpe c’è anche come movimento – spiega Morelli nel dirsi rincresciuta per le parole del segretario Pd – abbiamo portato infatti la bozza nel direttivo e lì abbiamo ricevuto un mandato”. E Luigi Bertschy di Uvp: “Erano affermazioni fuoriluogo”. Più tranchant Stefano Ferrero del M5S: “Abbiamo visto che c’è un Cetto La Qualunque anche in Valle d’Aosta".