Crisi politica, Rollandin: “Ora decidono partiti e movimenti”

L’UV rischia però l’isolamento e anche qualche “emorragia” se fossero confermate le voci di alcune defezioni fra i consiglieri regionali rossoneri intenzionati a formare un gruppo autonomo.
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Politica

“Sono ora i partiti a decidere la via d’uscita per questa crisi. Ci sono delegazioni politiche che si stanno occupando delle consultazioni, ma io non ne faccio parte”. E’ quanto mai abbottonato Augusto Rollandin unico componente dell’esecutivo regionale a non aver rassegnato le dimissioni e ora determinato a portare avanti una strategia personale.

Il presidente della Regione non offre spunti per far trapelare le proprie carte, anche se due fatti sono certi. Il primo è che la sua decisione a restare in carica testimonia la determinazione a voler vedere i nomi di eventuali “traditori” interni al mouvement e al gruppo dei consiglieri unionisti. Il secondo è che Rollandin meno di altri può temere il ricorso alle urne. E proprio in questa direzione andrebbe la strategia tutta personale del presidente della Regione.

Un quadro che non rende semplice l’azione dell’Union Valdotaine e del suo presidente Ennio Pastoret nelle consultazioni delle prossime ore. Se è vero che in avenue des Maquisard si vorrebbe una delegazione unitaria con Stella Alpina, è altrettanto certo che gli altri partiti intendo portare avanti trattative in incontri separati. E non è un segreto per nessuno che l’Edelweiss è sempre meno disponibile a un patto d’acciaio con gli attuali alleati.

L’UV rischia dunque l’isolamento e anche qualche “emorragia” se fossero confermate le voci di alcune defezioni fra i consiglieri regionali rossoneri intenzionati a formare un gruppo autonomo.
 

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