Si allungano ancora i tempi per il nuovo polo universitario che sorgerà nell’area dell’ex caserma Testafochi ad Aosta. Il Tar infatti, composto da un nuovo collegio giudicante, non avendo ricevuto dalle parti una formale richiesta per emettere un dispositivo entro pochi giorni, si esprimerà soltanto nella sentenza – attesa tra un mese – sulla richiesta di annullamento dell’aggiudicazione della gara da 2,7 milioni di euro per la direzione lavori del primo lotto.
La decisione era attesa dalla società di scopo Nuv per dare il via ai lavori, già affidati il 18 giugno scorso con un appalto da 33 milioni di euro. A bloccare i lavori era stato nel novembre scorso il Consiglio di Stato che ribaltando la decisione di due mesi prima adottata dal Tar, aveva accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalle imprese giunte seconde. I servizi previsti dall’appalto contestato erano stati affidati dalla Nuv lo scorso 30 luglio al raggruppamento temporaneo di imprese fra la società Tecnoservices Vallee d’Aoste srl e il Consorzio Mythos scarl. Ad avanzare il ricorso il raggruppamento temporaneo d’imprese giunto secondo, guidato da Copaco srl.
