“Sacrifici, sacrifici, sacrifici”. Tre parole d’ordine identiche fra loro danno l’idea della quantità di denaro che l’amministrazione regionale avrà in tasca da spendere nel 2015 sul territorio. Risorse che diventano sempre meno col passare degli anni. Se il bilancio pareggiava nel 2010 sulla cifra di 1miliardo 638miloni di euro, per l’anno che viene su 974milioni. “Una situazione se non critica, di grande difficoltà” ammette l’assessore alle Finanze Ego Perron.
Il 90% circa delle risorse disponibili saranno destinate alle spese correnti e il 10% agli investimenti. La previsione delle entrate della Regione, al netto delle partite di giro, è pari a 1 miliardo 265 milioni per l’anno 2015, 1 miliardo 260 milioni per l’anno 2016 e 1 miliardo 236 milioni per l’anno 2017. La flessione rispetto al precedente esercizio e l’andamento decrescente nel triennio sono spiegati dal perdurare della crisi economica con gli effetti della partecipazione della nostra Regione al risanamento dei conti pubblici, in attuazione del federalismo fiscale. “Su un bilancio di poco meno di un miliardo di euro – dice Perron – la somma con cui noi contribuiamo al risanamento della finanza pubblica italiana è di 220milioni di euro”.
E’ certo che le minori risorse si tradurranno anche in tagli sulla spesa pubblica, partendo dal sistema di welfare. E’ previsto l’aumento del ticket sanitario per le visite specialistiche, così come è in programma una riorganizzazione delle prestazioni sanitarie: “Non penalizzeremo le prestazioni ospedaliere e ambulatoriali” assicura il presidente della Regione Rollandin, ma “una riduzione dei fondi è necessaria”. “Nelle politiche sociali – prosegue Rollandin – la sfida è sui costi standard. La discussione sull’esternalizzazione dei servizi non ha senso se si persegue una stessa logica. Un’amministrazione oculata permette ancora una gestione diretta, anche se non si può impedire l’affidamento a privati”.
Il bilancio 2015 prevede anche fondi a contrasto dell’esclusione sociale (9 milioni di euro) a favore di chi è senza reddito e un piano di lavori forestali come forma di sostegno all’occupazione.