Crescono nell’ultimo anno le imprese associate a Confindustria, più 15% (da 134 a 155) ma cala il numero degli addetti, meno 8,8%. E’ questo l’ultimo segnale della crisi in atto che arriva dall’annuale assemblea di Confindustria Valle d’Aosta.
"In Valle d’Aosta non produciamo più giovani imprenditori. Manca il rinnovamento, il ricambio generazionale. E’ un segnale della difficoltà del settore" ha sottolineato Monica Pirovano, presidente di Confindustria Valle d’Aosta. Da Pirovano è arrivato quindi un appello alla Regione ad intervenire sul tema della disoccupazione "per vedere un futuro in Valle".
"C’è voglia di fare in questo momento – ha risposto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – ma non si sa con quali risorse. Bisogna uscire da questa impasse per dare speranza a chi vuol fare impresa. Va bene l’ottimismo, ma noi vediamo che le difficoltà continuano ad aumentare: se non ci sarà un cambio di rotta sarà un altro anno molto difficile". In particolare il presidente ha ricordato i vincoli del Patto di Stabilità che impediscono alla Regione e ai comuni di spendere le risorse che hanno.
Nel suo intervento Marco Gay, Presidente nazionale dei Giovani di Confindustria ha ricordato il decreto sulle start-up dell’ex Ministro Passera. “Io mi sono prefisso di fare allargare questo decreto a chi vuole fare industria e manifattura. Perché oggi la possibilità di fare nascere nuove imprese sul nostro territorio non vuol dire favorire qualcuno a discapito di qualcun altro, vuol dire ricreare un tessuto industriale di cui credo il nostro territorio non possa fare a meno”.