Sedute mensili dallo psicologo e un percorso con l’associazione Libera, con riferimento alle vittime di incidenti stradali. E’ il percorso che dovrà affrontare nei prossimi mesi il 17enne di Chieri che il 9 marzo scorso travolse e uccise sulle piste da sci di Gressoney-Saint-Jean, una bimba milanese di tre anni, Matilde.
Il tribunale per i minorenni di Torino ha deciso di sospendere il processo accogliendo la richiesta di "messa alla prova" del giovane. Tra un anno il tribunale valuterà ne valuterà l’esito: se sarà positivo non ci saranno conseguenze penali per il giovane (assistito dall’avvocato Luciano Paciello) che compirà 18 anni a novembre.
Dai primi riscontri era emerso che al momento dell’incidente, avvenuto dietro a un dosso, l’investitore procedeva a oltre 50 chilometri orari. Ad Aosta resta indagato il maestro di sci della piccola. Le perizie sull’incidente consegnate ad agosto ai pm di Aosta escludevano responsabilità colpose per il maestro di sci che accompagnava la vittima e altri otto bambini, per la scuola di sci e per il gestore delle piste.
