Musei, stop alla gratuità per gli over 65. Allo studio l’ingresso a pagamento per i monumenti

La Regione sta pensando infatti di eliminare l’ingresso gratuito ad una serie di siti come il Teatro romano o il Criptoportico forense.
Il Criptoportico
Cultura

Dallo scorso 1° luglio anche in Valle d’Aosta gli over 65enni per entrare nei siti archeologici e nei musei devono pagare. La Regione ha scelto infatti di adottare gli indirizzi emanati dal Ministro ai beni e alle attività culturali, Dario Franceschini, sopprimendo la gratuità per persone di età superiore ai 65 anni. Il decreto, recepito con la delibera di Giunta di venerdì scorso, era nato sulla scorta dei dati dei 
visitatori non paganti nei beni statali  – il 30% del totale – e dunque sull’opportunità di allinearci a quanto avviene già in altri paesi dell’Unione europea. Come forma di compensazione il Ministro ha promesso però l’introduzione di più domeniche gratuite. In tutta Italia, infatti, ogni prima domenica del mese l’ingresso a siti e musei è libero. "Da noi  – sottolinea il Sovrintendente ai beni culturali, Roberto Domaine – non è cosi perché come Regione facciamo già tante iniziative come Plaisir de Culture che vanno in questa direzione".

Sul fronte della fruizione dei beni culturali valdostani potrebbero arrivare a breve altre novità. La Regione sta pensando infatti di eliminare l’ingresso gratuito ad una serie di siti.
“Ci stiamo ragionando – ammette Domaine – perché abbiamo visto che a volte la gratuità viene vista come una mancanza di qualità. La Regione inoltre per tenere aperti questi siti paga del personale”.
L’accesso al Criptoportico forense e al Teatro romano potrà essere, quindi, in futuro a pagamento. “Sul teatro romano il discorso è più complesso perché vorremmo attivare il passaggio che porta alla Torre dei Balivi. In ogni caso potrebbe essere regolato l’accesso ad un’area più ristretta. La decisione sulle tariffe spetta comunque alla Giunta”.

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