“Per Gazzola incidente di percorso, mancava la segnaletica”

Ci scrive Renato Gazzola, papà di Marco, l’atleta squalificato dal Tor des Géants nel 2011 dopo aver tagliato il traguardo per primo: “Se lo avessero avvertito prima, e non tre ore dopo, poteva completare il percorso”.
Marco Gazzola
Sport

Egregi signori,
il titolo "Canepa come Gazzola nel 2011" non mi sembra assolutamente azzeccato, perché i due fatti hanno una genesi diversa: per Gazzola s’è trattato di un "incidente" di percorso per la mancanza di segnaletica, a pochi chilometri dall’arrivo, con un vantaggio di 5 ore sul secondo e fidandosi delle indicazioni di un alpigiano del posto! Gazzola, appena passato il traguardo, aveva subito avvertito i responsabili d’essersi perso in quanto non aveva più trovato le bandierine sul percorso. Se fosse stato subito informato dell’errore, e non tre ore dopo, aveva tutto il tempo di ritornare sui suoi passi e completare correttamente il percorso avendo un margine più che sufficiente per farlo!
Gazzola, per suo carattere, ha accettato serenamente la squalifica decisa dalla direzione, anche se il vantaggio avuto dall’errore di percosso non gli aveva portato grossi vantaggi e senza far alcuna polemica, anche se qualche motivo sull’organizzazione del percorso l’aveva.
In ogni caso gli è rimasto in cuor suo la vittoria morale di quell’edizione del Tor!
Cordiali saluti.

Renato Gazzola
(papà di Marco Gazzola)
 

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