Per non aver dato attuazione in modo "corretto e tempestivo alla legge regionale" sugli incentivi per la realizzazione di interventi di edilizia abitativa convenzionata, l’ex Segretario comunale del Comune di Aosta, Loris Minelli e l’attuale dirigente, Graziella Benzoni sono stati condannati dalla Corte dei Conti rispettivamente al pgamento di 12.754,33 e 3.644,09 euro nonché al pagamento degli interessi legali pari a 1.334,75 euro.
Per Minelli e Benzoni il Procuratore Claudio Chiarenza aveva chiesto la condanna al risarcimento al Comune di Aosta di 54.6661 euro. Il Procuratore aveva avviato l’azione di responsabilità amministrativa dopo la sentenza del Tribunale civile di Aosta che aveva condannato il Comune di Aosta a risarcire 46mila euro ad una aostana per i danni subiti per la mancata stipula di una convenzione da parte dell’Amministrazione che avrebbe permesso alla donna, sfruttando l’opportunità fornita dalla legge regionale 5 del 28 febbraio 2003, di costruire due alloggi da destinare alla locazione a canone convenzionato.
“Dagli atti del processo – si legge nella sentenza della Corte dei Conti – sempre secondo il Tribunale, era emersa una “negligenza eclatante dell’Amministrazione comunale, per avere ritardato in modo ingiustificato la stipula delle convenzioni in esame, individuando un dipendente delegato solo a termine scaduto, nonostante pendesse da ben due mesi una specifica richiesta di un privato interessato”.
Secondo la difesa di Minelli e Benzoni “non esiste inadempimento in quanto entrambi hanno posto in essere con solerzia tutti comportamenti che potevano da essi essere pretesi, nel rispetto delle relative competenze; la novità della materia e la comprovata difficoltà interpretativa, anche in assenza di specifiche comunicazioni dall’Ente deliberante, in particolare sui termini per la presentazione delle domande, rende scusabili gli eventuali errori, escludendo la sussistenza della colpa grave; i convenuti non potevano prevedere le conseguenze dannose del loro operato, ignorando, incolpevolmente, fino all’ultimo anche l’esistenza di un termine perentorio da rispettare”.
Diversa la posizione dei giudici che nel condannare Minelli e Benzoni sottolineano come il caso “integri un’ipotesi di responsabilità amministrativa “indiretta”, ossia di responsabilità a cui il pubblico dipendente è tenuto a titolo di rivalsa da parte dell’Amministrazione, che ha dovuto risarcire un terzo danneggiato dalla sua condotta”.
Secondo i giudici il dottor Minelli, in qualità di segretario generale doveva, all’entrata in vigore della Legge regionale 5/2013 “adottare tutti gli atti di propria competenza, e proporre agli organi deliberativi i necessari provvedimenti di organizzazione, ed in generale assumere le opportune iniziative al fine di organizzare l’espletamento della nuova funzione che la legge assegnava al Comune attribuendola in modo congruo alla struttura organizzativa. A lui spettava individuare tempestivamente l’area competente ad assolvere agli obblighi di legge ovvero, se necessario, predisporre le necessarie modifiche organizzative, al fine di disfunzioni amministrative”. Sottolineano ancora i giudici: “La colpa grave risiede nella semplicità degli adempimenti richiesti, per un professionista dell’organizzazione comunale qual è il Segretario generale”. Analoghe considerazioni valgono, spiegano ancora i giudici, per quanto attiene l’Architetto Benzoni. “Anche la Dirigente dell’Area 7 “Edilizia, urbanistica ed espropri aveva l’obbligo di tenere una condotta positiva finalizzata alla corretta e tempestiva attuazione della legge regionale, una volta avuta la conoscenza effettiva dell’entrata in vigore della legge, che attribuiva le nuove competenze al Comune”.
Rispetto alle richieste della Procura i giudici “in considerazione della complessità dell’organizzazione del lavoro nell’ambito dell’Amministrazione dovuta anche al concorso di una pluralità di soggetti attributari delle funzioni in questa materia e e tenendo conto anche dei contributi effettivamente ottenibili dall’utente” hanno ridotto ad un terzo l’ammontare dei danni.
