Pace fatta in casa Union sulla questione Rollandin? A giudicare dall’approvazione a larghissima maggioranza (un solo voto contrario) del regolamento elettorale, ieri sera nel Conseil Fédéral del Villair di Quart, sembrerebbe di sì.
La definizione della “questione morale” da parte degli organi dell’Uv, che poteva pregiudicare la candidatura del senatore, non ha trovato infatti sostenitori e cosi, “l’emendamento proposto da Dino Viérin che chiedeva appunto di circoscrivere che cosa si dovesse intendere per rettitudine morale”, non è passato.
Nella proposta di Viérin la questione morale era vista come l’assenza per i candidati alle prossime elezioni di condanne passate in giudicato per reati commessi contro la pubblica amministrazione ed il patrimonio.
“C’è stato un dibattito franco e aperto – ha sottolineato Guido Cesal, presidente dell’Uv – l’emendamento proposto da Dino Viérin non poneva il problema in termini di regole elettorali ma più di opportunità”.
E sugli appelli, dello stesso Cesal e del vice presidente Brédy, delle scorse settimane a Rollandin, di farsi da parte per il bene del movimento e della Valle d’Aosta, il presidente dell’Uv sottolinea come la richiesta nei confronti del senatore era “solo di riflettere sulla scelta di candidarsi”.
Parte così dopo la riunione di ieri sera il mandato alla commissione politica dell’Uv “di iniziare gli incontri con le forze che sostengono l’attuale maggioranza regionale e con quelle che potrebbero riconoscersi in un progetto autonomista e federalista in vista delle prossime elezioni anche in considerazione delle nuove previsioni contenute nella legge elettorale votata dal Consiglio”
