Ottimo successo per il dibattito fra i 7 candidati sindaco alla città di Aosta

L’iniziativa dell’associazione “Valle d’Aosta 2050” presieduta da Giampaolo Marcoz ha riempito i circa 400 posti a sedere.
La serata organizzata da VdA 2050
Politica

Ottimo successo per il dibattito pubblico, organizzato il 17 aprile scorso dall’Associazione “Valle d’Aosta 2050”, tra i 7 candidati alla carica di sindaco alle prossime elezioni comunali nel capoluogo regionale. Grande attenzione da parte del pubblico e delle forze politiche che hanno esaurito i circa 400 posti a sedere dell’Hostellerie du Cheval Blanc. Exploit anche per la diretta streaming che è stata seguita “live” da 250 utenti e da circa 1000 utenti nei giorni successivi (un dato che tuttavia è destinato a crescere col passare delle settimane).

“Rappresentiamo una parte della società civile – ha dichiarato in apertura della serata il presidente dell’associazione Giampaolo Marcoz -. Una società civile che in questi anni è rimasta forse troppo distaccata o troppo addormentata. Oggi però abbiamo il dovere di interrogarci su come vogliamo che cambi Aosta nei prossimi cinque anni”.

I candidati Nicoletta Spelgatti, Etienne Andrione, Loris Sartore, Luca Lattanzi, Carola Carpinello, Fulvio Centoz e Luca Lotto sono stati “interrogati” sui volet messi a fuoco da VdA 2050: turismo, internazionalizzazione, accessibilità, ecologia, sicurezza. Ma soprattutto l’associazione guidata da Giampaolo Marcoz ha chiesto ai candidati di esprimersi sulle priorità dei primi 100 giorni di governo della città.

Luca Lotto, candidato del Moviento 5 Stelle ha messo sul piatto la creazione di social bond, il collegamento fra il parcheggio di Pila e il centro storico; e la necessità di valorizzare le aree verdi.

Fulvio Centoz – espressione di Partito Democratico, Uv, Stella Alpina e Creare VdA – ha posto l’accento sulla necessità di lavorare sulla trasparenza della macchina amministrativa, sul bisogno di recuperare un rapporto costruttivo e collaborativo con la popolazione e sull’urgenza di produrre innovazione su turismo, lavoro e servizi sociali.

Carola Carpinello, candidata dell’Alta Valle d’Aosta, vorrebbe risparmiare sodi con programmi open source, convocare una conferenza dei servizi per i trasporti, ed estendere la
raccolta dell’umido a tutta la città introducendo la tariffa puntuale per i rifiuti.

Luca Lattanzi, candidato dei Popolari per Aosta, ha posto l’accento tutto sullo snellimento burocratico e sulla sicurezza con l’introduzione del poliziotto municipale di quartiere.

Loris Sartore, candidato di Alpe, ha annunciato, nel caso della sua elezione, la creazione di un ufficio dei fondi europei per migliorare l’accesso alle risorse comunitarie e una speciale attenzione alla mobilità sostenibile alternativa all’automobile e la pedonalizzazione dell’Arco d’Augusto.

Etienne Andrione, candidato di UVP, chiederà il giorno stesso della sua elezione un appuntamento al Vescovo per aprire gli spazi verdi in possesso della Chiesa. Ha destato indubbiamente scalpore l’idea di istituire una moneta locale e la proposta di cedere il diritto di sfruttamento dell’immagine della città a una grande multinazionale affinché essa, in cambio, realizzi un grande museo virtuale sul patrimonio culturale aostano, in modo da far riconquistare coscienza ai residenti delle proprie radici storiche.

Nicoletta Spelgatti, espressione di Lega Nord e Aosta nel Cuore, ha posto l’accento sulla necessità di incentivi per genitori separati, sull’urgenza di puntare sul partenariato pubblico privato per rilanciare il patrimonio culturale, e sulla possibilità di introdurre una tessera nominativa per far si che si “tengano fuori coloro che bivaccano in biblioteca regionale”.
 

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