A testimonianza di quanto la crisi colpisca e duro in Valle d’Aosta arrivano anche i dati del Tribunale di Aosta. Rispetto al 2013, le richieste di decreti per la cancellazione dal registro delle imprese sono passati da 22 a 201 (+813,6%), le procedure concorsuali da 16 a 23 (+43%), tra cui i fallimenti, da 10 a 16, di cui sette del settore edile. Per le famiglie, sono in calo i pignoramenti – immobiliari, da 146 a 141 (-3,4%) e mobiliari, da 903 a 864 (-4,3%) – e gli sfratti, da 255 a 234 (-8,2%).
"Un 2014 in Valle d’Aosta positivo per le famiglie ma negativo per le imprese". Così Giovanni Sisto, direttore amministrativo del Tribunale.
La maggior parte degli sfratti delle famiglie sono causati dalla morosità (da 212 nel 2013 a 211 nel 2014), gli altri dalla "finita locazione". Sfratti in diminuzione anche per le imprese, da 104 a 78 (-25%); in calo anche quelli per morosità, da 85 a 71 (-16,5%).
Le richieste di cancellazione dal registro delle imprese tenuto dalla camera di commercio seguono a periodi di inattività delle aziende. Con il decreto il tribunale dichiara la "morte giuridica dell’impresa". Nel 2012 erano stati 122 i casi.
