La strada per i docenti precari è in discesa ma ancora lunga da percorrere. Ieri i sindacati hanno incontrato l’Assessore regionale all’Istruzione Emily Rini che si è detta disponibile ad applicare la sentenza della Corte di Giustizia Europea non appena arriverà il pronunciamento della Corte Costituzionale e un atto formale del Ministero.
“I posti disponibili comunicatici dall’Assessore – spiega Katya Foletto della Flc Cgil – sono però pochini: 7 per la scuola dell’infanzia, 8 per la primaria, 8 per la secondaria di primo grado e 7 per quella di secondo grado.” La platea di docenti interessati dalla sentenza, secondo le prime stime dei sindacati, era molto più ampia, 200 persone in tutto.
A contendersi la trentina di posti, che non comprendono gli insegnanti di sostegno, saranno i precari con 36 mesi di servizio in un posto vacante disponibile e in possesso dell’abilitazione.
Per evitare lo scontro giudiziario i sindacati hanno chiesto alla Regione una soluzione politica. “Noi siamo anche pronti a trascinare nuovamente la questione nei tribunali – continua Katya Foletto – ma sarebbe meglio arrivare con l’Amministrazione regionale a definire un piano di stabilizzazioni. Al momento però l’Assessore non ha preso impegni precisi in tal senso”.
