I Patronati Acli, Inas, Inca, Ital e Epasa, si preparano a una sorta di “sciopero” per protestare contro i tagli previsti sul bilancio regionale del 2015 che porterebbero i contributi a favore di questi enti di assistenza sociale da 70.000 euro a 50.000. Come azione dimostrativa, i Patronati hanno deciso di “interrompere da subito l’assistenza per la compilazione di modulistica di competenza degli uffici degli Enti locali (bon de chauffage, bando affitti, assegnazione Arer, rimborso spese mediche, esenzioni ticket, ecc.) attualmente non prevista da nessun accordo”.
“Questo taglio – si legge in una nota diffusa da Acli, Inas, Inca, Ital e Epasa – va ad aggiungersi a quello predisposto dalla finanziaria nazionale, provocando un ulteriore danno ai servizi gratuiti offerti ai cittadini e mettendo quindi ulteriormente a rischio il delicato lavoro svolto sul territorio regionale”. “Un taglio di risorse di queste proporzioni – si legge ancora nel comunicato stampa – non è affrontabile in maniera ordinaria, i Patronati dovranno mettere in atto una ristrutturazione straordinaria ed è chiaro che non potranno più offrire i servizi che assicurano oggi, questi presunti risparmi si pagheranno in termini di minore tutela dei cittadini, un impoverimento per tutti e in special modo per la parte più debole della regione”.