Novantasette emendamenti e al momento sette ordini del giorno. La minoranza inonda il Consiglio regionale di richieste di modifica al Bilancio regionale. La parte del leone la fa il Pd-Sinistra Vda con 42 emendamenti di cui 16 hanno ricevuto però parere negativo dagli uffici. E proprio intorno al Pd la seduta in nottura si è surriscaldata. A infiammare il clima è stato Leonardo La Torre, il primo ieri ad aprire il balletto delle dichiarazioni. “Non si può fare entrare in un bilancio aperto un controbilancio fatto dalla minoranza.” ha sbottato il consigliere unionista accusando poi il Pd di voler rifiutare il dialogo “confondendo la politica con l’amministrazione.” La risposta dai banchi del Pd non si è fatta attendere: “saltinbanco” sbotta su Twitter il capogruppo Donzel mentre Jean-Pierre Guichardaz in aula rilancia “in quanto a coerenza lei non ha nulla da insegnarci visto che salta come una biglia”.
Tra le proposte del Pd una riduzione delle indennità di carica per i consiglieri regionali e una riduzione delle indennità di funzione, l’istituzione di una commissione regionale antimafia, lo scioglimento delle partecipate Nuv e Coup, chiesto anche da Alpe e la reinternalizzazione dei servizi resi dall’Office régional du tourisme. Diciannove gli emendamenti iscritti da Alpe che chiedono, così come Uvp, una riduzione dei compensi ai manager delle partecipate, un piano straordinario di stabilizzazione degli impiegati forestali e la garanzia di accesso ai disabili alle strutture regionali e alle aziende dipendenti dalla Regione. Uvp ha iscritto tredici emendamenti, sette dei quali hanno ricevuto però parere negativo. I progressisti propongono la mobilità per il personale del comparto unico anche verso l’Usl e le società partecipate ma anche un incremento di 95mila euro dei fondi alla Fondazione Clément Fillietroz. Tre le proposte del M5S: ridurre le indennità di carica e funzione degli eletti e modificare il funzionamento dei fondi dei gruppi consiliari.
Diciasette emendamenti sono piovuti dall’Assessore regionale alle Finanze, Ego Perron tra cui la rimodulazione orizzontale degli obiettivi di patto di stabilità degli enti locali, la riduzione dei compensi degli organi delle società partecipate, il contenimento della spesa dell’apparato amministrativo con, tra l’altro, la riduzione di dieci posti dirigenziali esistenti e l’utilizzo dei pensionamenti in caso di eccedenze di personale. I componenti dell’ufficio di presidenza del Consiglio Valle propongono infine di introdurre la possibilità di rinunciare all’indennità di carica e all’indennità di funzione.
In chiusura della seconda giornata di lavori il Consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno, il primo di Uvp (astenuto il Pd-Sinistra Vda) impegna il Governo regionale a semplificare e sburocratizzare la macchina amministrativa attribuendo all’Assessore alle finanze una delega specifica in tal senso, il secondo di Alpe a definire una strategia unitaria di promozione e commercializzazione turistica.