A partire dal mese di maggio potrebbe essere autorizzata una proroga di altri sei mesi della cassa integrazione per i 171 lavoratori Tecdis e per i 9 Tectel ancora in carico all’azienda. E’ quanto è emerso oggi, durante la ‘consegna delle chiavi’ dello stabilimento di Chatillon dal curatore fallimentare Leonardo Marta nelle mani del presidente della Giunta Luciano Caveri: la struttura ora è rientrata pienamente nelle disponibilità della Regione attraverso la partecipata Vallée d’Aoste structure.
La gara per la vendita dell’azienda è stata fissata è in programma il 28 marzo prossimo: “In prima battuta verrà messo in vendita il pacchetto aziendale completo – ha dichiarato Leonardo Marta – ma se non si raggiungerà l’obiettivo sarà possibile mettere in vendita singolarmente i macchinari, i brevetti e quant’altro”.
Il presidente Caveri ha confermato oggi che il destino della struttura rimane quello industriale: “Viste le dimensioni dello stabilimento – ha dichiarato – sarà necessario, in futuro, prevedere una divisione degli spazi per almeno due o tre attività diverse”.
Ed è ottimista anche l’assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre che confida nei risultati dell’analisi che lo studio Ambrosetti di Milano sta ultimando. “Presto – ha annunciato La Torre – saremo in grado di definire quali sono gli ambiti di rilancio dell’industria in Valle d’Aosta”.
Per far fronte all’emergenza in cui si sono trovati i dipendenti, dal canto suo la Regione ha messo in piedi una serie di iniziative. Nel periodo fra luglio e ottobre 2007, 15 lavoratori hanno preso parte al piano straordinario di lavori ambientali; altri 10 stanno partecipando al corso per operatori socio sanitari che terminerà a giugno.