Si è conclusa con la richiesta di condanna per tutti e 27 gli imputati la prima udienza, a Torino, del processo d’Appello sulle spese dei gruppi Consiliari in Valle d’Aosta. Secondo quanto riferisce la Stampa, infatti, il sostituto procuratore Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto per un anno e 10 mesi per Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé (Stella Alpina); due anni, due mesi e 20 giorni per Leonardo La Torre e un anno e 10 mesi per Claudio Lavoyer (Federation Autonomiste); due anni, due mesi e 20 giorni per Massimo Lattanzi, un anno, 10 mesi e 14 giorni per Cleto Benin, un anno, 5 mesi e 25 giorni per Alberto Zucchi e per Enrico Tibaldi (Pdl); un anno e 8 mesi per Carmela Fontana, Raimondo Donzel e Gianni Rigo, sei mesi per Ruggero Millet, tre mesi per Davide Avati, due mesi e 26 giorni per Giuseppe Rollandin, due mesi e 24 giorni per Erika Guichardaz, due mesi e due giorni per Emilio Zambon, un anno e 4 mesi Giovanni Sandri (Partito Democratico); un anno e 6 mesi per Diego Empereur, 10 mesi e 120 mila euro di multa per Ego Perron e per Osvaldo Chabod, nove mesi e 10 giorni e 120 mila euro di multa per Guido Grimod (Union Valdotaine); un anno 4 mesi e 13 giorni per Patrizia Morelli, 11 mesi per Albert Chatrian, 11 mesi e 10 giorni per Giuseppe Cerise, due mesi e 20 giorni per Chantal Certan e 1 anno, 5 mesi e 10 giorni per Roberto Louvin (Alpe).
Le accuse sono relative alla gestione di un milione e mezzo di euro di fondi dei gruppi consiliari della legislatura 2008-2012 dai gruppi della XIII legislatura in Consiglio Valle; Alpe, Fédération Autonomiste, Pd, Pdl, Stella Alpina e Union Valdôtaine. In primo grado furono tutti assolti a vario titolo "perché il fatto non sussiste" o "perché il fatto non costituisce reato".
Sette consiglieri regionali rischiano la sospensione per 18 mesi nel caso di condanna per peculato. Il processo riprenderà il 13 dicembre con le arringhe e il 20 dicembre è prevista la sentenza.