Rimossi i mezzi coinvolti, ciò che resta sull’asfalto dell’incidente in cui Marco e Matteo Giovannini (18 e 16 anni) hanno perso la vita, oltre ai detriti prodotti dal terribile schianto, è una manciata di volantini della festa dei coscritti, che un cantoniere spazza dalla regionale della Valtournenche assieme ai pezzi della Honda Jazz su cui i due ragazzi viaggiavano assieme a Carlotta Comé, 18 anni di Cervinia, rimasta cosciente dopo lo scontro ed ora in ospedale ad Aosta, dove le è stato diagnosticato un politrauma con una diagnosi di novanta giorni, prima di essere sottoposta ad intervento chirurgico per una brutta frattura al femore.
I due ragazzi, figli di Massimiliano Giovannini, comandante del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cervinia, e la giovane stavano scendendo verso Châtillon. Li attendeva una giornata a scuola. Attorno alle 7.30, poco dopo la centrale idroelettrica di Covalou, ad Antey-Saint-André, per cause che sono in via di accertamento da parte dei Carabinieri, uscendo da una curva hanno invaso la corsia opposta e sono finiti contro un camion frigo che percorreva la strada nel senso opposto, a bordo del quale c’erano padre e figlio, 58 e 29 anni, residenti in provincia di Torino.
Lo scontro è stato violento, tanto che l’auto è finita perpendicolare contro il guard-rail. Ai soccorritori accorsi sul luogo – 118, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia stradale e Polizia locale di Châtillon – non è rimasto altro che constatare come per i due giovani non ci fosse più nulla da fare, mentre la ragazza è stata estratta dal groviglio di lamiere e trasportata in ospedale con l’elicottero. Al “Parini” sono stati portati anche i due uomini sul camion, che nell’urto ha perso buona parte del frontale: le loro condizioni non sono gravi, ma lo choc per essersi trovati addosso l’auto con i giovani era visibile.
La notizia si è sparsa in poco. Massimiliano Giovannini è conosciuto in tutta la bassa Valle, dove in molti hanno avuto modo di apprezzarne le qualità professionali. Sul rettilineo sfiorato dai primi raggi del sole, a seguito dell’incidente, sono giunti sia il comandante della compagnia Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent, il tenente Carmelo Mossucca, sia il tenente-colonnello della Guardia di Finanza, Francesco Caracciolo. I corpi dei due ragazzi sono stati portati alla camera mortuaria di Valtournenche.
Per i loro cari, per i compagni che li aspettavano a scuola, e per chi ha avuto modo di conoscerli, l’esuberanza giovanile – rilanciata anche dai volantini che avevano in auto – resterà il ricordo cui aggrapparsi, per trovare le risposte alle domande di queste ore e la forza che serve per superare un dolore del genere. Un ricordo consegnato alla comunità valdostana come un pugno nello stomaco, in una mattina di metà gennaio, all’inizio di una giornata come tante altre.