Ha spento dieci candeline, ieri sera, l’ormai consolidata Notte Nazionale del Liceo Classico, sostenuta dal Ministero dell’istruzione e del merito e dall’Associazione italiana di cultura classica, che si è svolta contemporaneamente in tutti i licei classici d’Italia per valorizzare e promuovere la cultura classica, tra mostre fotografiche, concerti, letture animate e di poesie, teatro, danza, canto, escape Room e molto altro ancora. Ad Aosta l’evento è stato animato completamente dagli alunni che sono stati accompagnati durante il percorso dai propri insegnanti.
La serata, aperta al pubblico, è iniziata nel cortile della sede della scuola, in via dei Cappuccini ad Aosta, dove si è tenuta la cerimonia di apertura. A seguire sono stati proposti diversi laboratori che hanno visto gli studenti mettersi in gioco per mostrare la cultura classica sotto una luce diversa, coinvolgente e interattiva. Gli ospiti hanno anche potuto usufruire del buffet allestito presso l’aula magna.
Alcuni dei laboratori hanno proposto un vero e proprio cammino. È il caso di Dante’s Experience: un lungo viaggio tra Inferno, Purgatorio, Paradiso. L’atelier infatti accoglieva gruppi di quasi 60 persone alla volta che accompagnate da Dante e Virgilio hanno compiuto il lungo viaggio per arrivare da Dio, tra esperienze sensoriali e danza. Per entrare all’inferno infatti, gli spettatori avrebbero dovuto bendarsi gli occhi e addentrarsi in una stanza buia e suggestiva, affidandosi solamente al proprio udito e al proprio tatto, circondati da creature dell’inferno e da musica.
“La Notte Bianca è sempre stata per me un evento molto importante perché mi piace che la scuola apra le porte ai visitatori, mostrando il lato un po’ più divertente della didattica,” ha spiegato Massimo Pacucci, che ha interpretato Paolo, assieme alla sua Francesca, nel laboratorio e che ormai frequenta l’ultimo anno di liceo. “Questa per me è l’ultima volta che parteciperò e porterò sicuramente un ottimo ricordo di questa esperienza.”
Tra gli altri atelier anche la messa in scena della famosa favola di Esopo, La gatta e Afrodite, ma anche la reinterpretazione del classico Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, recitato completamente in inglese.
La Skuola di Atene: escape Room filosofica, ha invece fatto sedere al tavolo i partecipanti, che scovando indizi e trovando soluzioni ai vari indovinelli, hanno dovuto rispondere alla grande domanda proposta dai filosofi: chi è morto? Solo collaborando tra di loro e trovando la soluzione al quesito proposto, il pubblico sarebbe potuta uscire dalla stanza.
“Penso che dopo tanto tempo passato nelle classi, una sera in cui siamo tutti insieme e possiamo far vedere quello che studiamo, sia una bella cosa”, ha raccontato Marta Paladino, che ha recitato nel laboratorio Gli dei greci a scuola, dove gli studenti hanno immaginato come sarebbe se alcune delle divinità più conosciute del mondo greco si ritrovassero nei loro panni.
A metà della serata è stato possibile anche partecipare alla conferenza dell’ex direttore del Festival del cinema di Berlino, Carlo Chatrian, presso l’aula Magna, intitolata La parola e l’immagine: modalità di racconto e rappresentazione, un viaggio cinematografico in tre tappe, moderato dal professor Nicolò Maria Fracasso.
Inoltre ai ragazzi delle medie, dagli 11 ai 14 anni, è stato proposto un tour guidato diviso in due turni per accompagnarli durante l’evento.
La cerimonia di chiusura si è svolta presso il cortile del liceo dove, come da tradizione, è stato acceso il falò e alcuni dei ragazzi si sono fatti strada tra il pubblico portando le fiaccole. È stata poi lasciata la parola agli studenti che tra discorsi e letture in lingua greca hanno concluso l’evento e invitato gli ospiti alla danza.
Una risposta
Peccato che il Liceo classico continui a perdere iscritti…