Scatta domani in Valle d’Aosta la stagione dei saldi

Secondo l'Ufficio studi di Confcommercio saranno il budget a persona sarà di 143 euro mentre la spesa per ogni famiglia di 331 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori. 
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Dopo la Basilicata toccherà domani alla Valle d’Aosta aprire la stagione dei saldi.  In tutte le altre regioni, le vendite di fine stagione scatteranno venerdì 5 gennaio, con l’esclusione della Sicilia che inizierà per ultima sabato 6 gennaio, in coincidenza con l’Epifania.

Fino a inizio marzo  nella nostra regione si potrà approfittare di sconti e promozioni. 

Secondo l'Ufficio studi di Confcommercio saranno il budget a persona sarà di 143 euro mentre la spesa per ogni famiglia di 331 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori. 

"La spesa per gli acquisti in saldo per valore, secondo le nostre stime – commenta il presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio, Renato Borghi – sarà leggermente inferiore a quella dell'anno scorso, ma in linea con il momento. Il vero vantaggio sarà per i consumatori non vedere i prezzi dei negozi, dal primo gennaio, con l'Iva al 25%. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci, sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma se vogliamo veramente uscire dal tunnel occorre un maggior sforzo per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo alta per imprese e famiglie".

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

   

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