Una professione che è anche passione, legame con il territorio e trasmissione di saperi. Lunedì 11 agosto 2025, alle 20.30, il Forte di Bard ospita “Noi, guide alpine”, l’evento che celebra i 50 anni delle guide alpine valdostane, ma anche gli oltre 200 anni di storia delle conquiste dell’alpinismo valdostano.
La serata sarà condotta da Hervé Barmasse, alpinista e divulgatore, che guiderà il pubblico in un viaggio nella storia dell’alpinismo professionale attraverso le voci di chi ha vissuto la montagna come scelta di vita. Un’occasione per raccontare l’evoluzione di un mestiere nato tra le cime della Valle d’Aosta e diventato simbolo di esperienza, responsabilità e conoscenza. E tanti grandi nomi dei pionieri della montagna: da Squinobal, Blanc e Carrel fino alle grandi società delle guide condotte dal Duca degli Abruzzi e da Guido Monzino, passando per le conquiste degli “ottomila” per arrivare fino alle guide moderne.
Nel corso dell’evento saranno premiati i fondatori dell’Uvgam (Unione Valdostana Guide di Alta Montagna) figure storiche che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’associazione. Il programma sarà arricchito anche dalla partecipazione del gruppo folcloristico Walser Blaskapelle, che proporrà musiche della tradizione alpina.
L’appuntamento è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria tramite form online disponibile sul sito www.fortedibard.it.
Per informazioni: 0125 833811.
4 risposte
i vicini ci odieranno🙏🙏
Articolo davvero ben scritto! Riesce a trasmettere tutta la passione e la storia che stanno dietro la professione delle guide alpine. Bello vedere come il Forte di Bard diventi un luogo di memoria e celebrazione per un mestiere che è parte dell’anima della Valle d’Aosta. Complimenti all’autore, mi ha fatto venire voglia di partecipare alla serata!
bellissima iniziativa, molto interessante!
peccato che la Val d’Aosta sia invasa da motociclisti mancati che con i loro mezzi ultra chiassosi rovinano le vacanze a tutti che sono costretti a sorbirsi scorregge a scoppio dalla mattina alla sera. Speriamo che le istituzioni regolino questi mezzi perchè non se ne può piu’in ogni dove. Le Dolomiti sono anche peggio. Le nostre città pure. Tutto una gigantesca scorreggia. Ma non si sentono ridicoli?