“Un grado e mezzo”, a Gressoney il festival sul clima e sulle montagne che cambiano

Venerdì 18 e sabato 19 luglio appuntamento con laboratori per centri estivi e famiglie e un incontro scientifico con Michele Freppaz e Elisa Palazzi dell'Università di Torino.
Festival Un grado e mezzo

Due giornate di laboratori e incontri scientifici per riflettere sui cambiamenti climatici e sulla montagna che cambia, partendo dai più piccoli. È il festival “Un grado e mezzo” che farà tappa a Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean venerdì 18 e sabato 19 luglio prossimi.

Il titolo dell’iniziativa – organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus e promossa dall’Università di Torino, – richiama il limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale e ridurre i rischi più gravi della crisi climatica. L’edizione 2025 si inserisce in un anno particolarmente significativo: le Nazioni Unite lo hanno dichiarato Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, sottolineando il ruolo cruciale delle montagne per il clima, la biodiversità e la vita umana.

Si parte venerdì 18 luglio, dalle 15 alle 17, in località Ròfonò, a Gressoney-Saint-Jean,  con il laboratorio ludico-scientifico “Divertiamoci insieme con la scienza” dedicato ai centri estivi (per informazioni 0118394913,  3756266090 o ungradoemezzo@centroscienza.it). Alle 21, ci si sposta in piazza Tache a Gressoney-La-Trinité,  per l’incontro “Uno sguardo sulla montagna in un clima che cambia” con Michele Freppaz, nivologo dell’Università degli Studi di Torino, e Elisa Palazzi, climatologa dell’ateneo piemontese.

Sabato 19 luglio, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, all’Alpenfaunamuseum Beck Peccoz di Gressoney-Saint-Jean, l’appuntamento è con i laboratori a partecipazione gratuita “Scienza in natura: tra esperimenti e biodiversità” dedicati alle famiglie e ai bambini. (per informazione e prenotazioni 011 8394913 , Whatsapp 375 6266090 o ungradoemezzo@centroscienza.it).

Per gli organizzatori, il festival è un’occasione per creare “uno spazio di divulgazione e confronto aperto e accessibile, dedicato non solo agli adulti ma soprattutto alle nuove generazioni, perché è con loro che si costruisce una nuova cultura della sostenibilità”.

Una risposta

  1. Bravissima,! Io ho imparato a muovere i mie primi passi a Gaby. Sono una donna nata nel 1967. Ho nel cuore e negli occhi la valle di Gressoney. Anche mio figlio primi passi e via pannolone a Gaby. Tra le molte cose passate nella mia vita…..il punto fermo bello vero sempre la valle di Gressoney.

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