Il cuore del progetto politico de La Renaissance Valdotâine e della coalizione di centrodestra è semplice, ma ambizioso, anzi ambiziosissimo, perché non è solo politico, ma anche culturale. Vuole rimettere al centro le persone. La nostra visione parte da un principio fondamentale : chi amministra deve farlo con spirito di servizio, mettendo al primo posto la comunità in tutte le sue sfaccettature.
Un obiettivo questo che deve essere guidato da due principi fondamentali :
Dal rispetto e dall’ascolto dei cittadini prima di tutto e dalla discontinuità rispetto al passato politico e amministrativo della città che per noi non significa solo cambiare la faccia di sindaco e di vicesindaco, ma cambiare anche le forze politiche che fino ad ora hanno imposto una visione che non condividiamo della città e che anche nei suoi aspetti oggettivamente negativi come il clientelismo diffuso, non scandalizza più. Oggi anche il «peggio» è diventato «normale».
Un importante personaggio della politica italiana diceva che «il potere logora chi non ce l’ha», ci permettiamo di aggiungere che secondo noi il potere logora anche chi ce l’ha da troppo tempo e 80 anni crediamo che siano davvero tanti. Oltre a questo vorremmo anche cambiare l’idea di fondo di questo pensiero sostenendo con forza che non si deve parlare di potere, ma di servizio.
E’ un cambio di visione importante che però si scontra con un sistema diventato di fatto culturale e che non scandalizza più la maggioranza dei cittadini se non quando vengono toccati da un forte disservizio.
Troppe sono le cooperative, le associazioni, gli studi professionali, le persone che sono «legate» a questo sistema, perchè con questo sistema vivono e vivono bene in tanti se presi nel loro individualismo. Ecco perchè la Renaissance Valdôtaine ha bisogno del voto di chi crede che questo debba cambiare.
Noi vinceremo solo se i tanti che sono stanchi di atteggiamenti clientelari vorranno essere protagonisti del cambiamento e il 28 settembre, convinti che si possa e si debba invertire il senso di marcia, andranno a votare e lo faranno per cambiare le cose, per fare in modo che le scelte si facciano e si facciano a favore di tutti indistintamente, andando oltre anche alle becere contrapposizioni ideologiche di destra o di sinistra che poco incidono sui veri bisogni dei cittadini e di una città.
Crediamo che la città di Aosta così come la Valle d’Aosta debbano ripartire e risollevarsi da un periodo buio, esattamente come è accaduto con il Rinascimento italiano dopo il medioevo.
Aostani rinasciamo! Abbiamo la fortuna di vivere in una città ricca di storia e di tracce tangibili come poche in Italia e in Europa e per di più con una cornice paesaggistica di rara bellezza oltre che ad una tradizione linguistica e culturale rare anche se sempre più a rischio di essere messe in secondo piano.
La Renaissance Valdôtaine non vuole questo! Vuole solo che Aosta torni ad essere un laboratorio piccolo ma fecondo anche per il resto d’Italia e del mondo e un esempio di qualità di vita ottenuta anche con un’amministrazione che viva il proprio ruolo come un vero servizio e non un potere.
Se sei giovane, se sei anziano, se studi, se lavori, se sei un dipendente o un imprenditore, se sei un allevatore o agricoltore o un commerciante, vota noi e non sarai deluso perché noi siamo convinti che solo trovando un equilibrio tra tutte queste « forze » Aosta vivrà il suo nuovo Rinascimento che proprio in quanto tale non si dimenticherà di nessuno.

MESSAGGIO ELETTORALE COMMITTENTE DANIELA PAGANI