Per ora sono sei ma con l’inizio del nuovo anno saranno in totale dieci gli autobus elettrici acquistati dalla Vita spa – l’azienda di Arnad che gestisce servizi di trasporto pubblico, tra cui i pullmann sostituivi della ferrovia, chiusa per i lavori di elettrificazione – in circolazione sulle strade valdostane e non solo. “L’investimento totale è di 6 milioni di euro, 4 dei quali coperti da finanziamento pubblico”, spiega Jean-Pierre Calliera, titolare dell’impresa della Bassa Valle, durante l’evento di presentazione di questa mattina.
Nell’operazione è stata coinvolta la Compagnia valdostana delle acque, partecipata regionale impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili. “Quando abbiamo comprato questi autobus ci siamo resi conto che non basta una spina o una prolunga per farli circolare – prosegue Calliera -. Ci siamo messi al tavolo con la Cva e abbiamo progettato in breve tempo 10 colonnine per la loro ricarica dislocate nei nostri principali depositi”. Di queste, quattro si trovano ad Arnad, quattro a Pont-Saint-Martin, una ad Aosta e una ad Ivrea.
Per Enrico De Girolamo, direttore generale della Cva, la partnership con la Vita è “l’emblema del futuro per lo sviluppo sostenibile della nostra regione” che si è data come obiettivo il carbon fuel free tramite la riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili. “È possibile raggiungere questo obiettivo attraverso una progressiva elettrificazione dei consumi, quindi pompe di calore per il riscaldamento e mobilità elettrica – prosegue il direttore generale della Cva -. Noi siamo impegnati tutti i giorni su questo fronte, in coerenza con le politiche messe in atto dall’amministrazione regionale come il Piano energetico ambientale regionale, che facilitano queste attività, ma serve anche il coraggio degli imprenditori“.
Alla scelta del motore elettrico si accompagna il trattamento di fotocatalisi su tutte le superfici interne ed esterne dei nuovi autobus. “Una reazione chimica che si innesta mediante la luce e che permette di rendere la superficie antibatterica, antivirale, mangiatrice di inquinanti e autopulente – spiega Vittorio Magnoni, dell’azienda Cavalier Vittorio Scipioni di San Giuliano Milanese, che se n’è occupata -. Questi autobus, oltre a non inquinare, riescono a mangiare le sostanze inquinanti oltre a garantire un migliore confort ai viaggiatori che viaggiano così in ambienti più puliti”.
Per Giuseppe Vinella, già presidente dell’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, “questo genere di iniziative sono un momento di passaggio storico tra il termico e l’elettrico, si parla anche l’idrogeno anche se è più difficile nel contesto italiano spingerci fino a tanto”. “Siamo molto felici che Cva e Vita si siano incontrate – afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy -. Partiamo da questi 10 autobus ma Cva sta completando un grande investimento per la produzione di idrogeno. Si sta lavorando al nuovo appalto sul trasporto pubblico locale e l’inserimento di autobus elettrici ma con una visione che riguarderà anche l’idrogeno faranno parte di questa progettazione. Mantenere alta l’attenzione su questo vettore è importante”. Per Alexandre Bertolin, sindaco di Arnad, “questo nuovo passaggio imprenditoriale che va verso una soluzione più green e ecologica non può che farci felici perché manifesta l’attenzione che la Vita ha nei confronti del territorio valdostano”.