E’ arrivata alla quinta edizione la manifestazione “Una Salita per il Vallone”, la passeggiata ambientalista a difesa del Vallone delle Cime Bianche, al centro di un progetto di collegamento funiviario della Valtournenche con la Val d’Ayas.
Ieri, sabato 2 agosto, su iniziativa del Comitato “Insieme per Cime Bianche”, del Progetto fotografico “L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche” e di Valle d’Aosta Aperta sono saliti in 250 con la volontà di manifestare la loro contrarietà alla costruzione dell’impianto e di difendere il Vallone “da interventi impattanti e dannosi”.
Diverse le associazioni presenti all’iniziativa tra cui le sezioni CAI di Cermenate, Corsico, Foglizzo, Genova, Inveruno, Mariano Comense, Melegnano, Piacenza, Palermo, Torino, il CAI GEAT Torino, il CAI TAM Brescia, il CAI TAM Lombardia per la vicinanza, il CAI SEM Milano, Il Circolo Tavo Burat – Pro Natura Biella, Legambiente nazionale, Legambiente Toscana, Mountain Wilderness Italia, Fridays for Future Valley d’Aosta, Fridays for Future Italia, Valle Virtuosa, ISDE Vda – Associazione Medici per l’Ambiente e l’Azione Cattolica di Piacenza, salita appositamente da Resy.

13 risposte
Sono stato gli scorsi giorni a Breuil-Cervinia e sono salito con la funivia sino a Cime Bianche.
Ci sono funivie oramai spente ma i manufatti in cemento sono li ben visibili
Ci sono immobili a Cervinia , anche questi manufatti in cemento, che dovrebbero essere abbattuti.
Non so se occorra la funivia ma credo che la spesa, 200 milioni di euro , sia pesante e penso che la località abbia bisogno di essere rivista, perché il luogo è molto bello (in alto) ma non altrettanto la Frazione Breuil-Cervinia (in basso).
Sarei curioso di conoscere il numero di valdostani (non impegnati politicamente) presenti alla camminata rispetto ai 250 partecipanti…
Io il vallone delle cime bianche lo conosco bene, e preferisco che sia lasciato così com’è. E ora di smetterla con i mega progetti. Tra l’altro di neve ne cadrà sempre meno.
I soliti no no no sempre e comunque.
Un paio di piloni quale il problema?
Rendere fruibile anche a chi non può per mille motivi un bel posto mi sembra cosa buona e giusta
A differenza di chi vuole arrivare ovunque con gli impianti, il turismo escursionistico porta comunque un indotto in valle, facendo consumare meno. È una chimera pensare che le cose super avveniristiche arricchiscano veramente: fanno girare soldi, lisciati dalla politica, ma creano un circolo vizioso di consumi obbligati e sprechi. In inverno, per sciare, vado in un luogo umile, senza pretese di fare il giro del mondo in un giorno. D’estate continuerò a venire lì, ma solo dove non c’è cemento sfrontato.
Permettere a tutti di godere di queste vallate e non solo ai fortunati che godono di buona salute e forse non capiscono il desiderio di chi non può diversamente vederli, mi sembra una ragione sufficiente per giustificare un intervento poco invasivo e di grande ritorno economico per le vallate e le regioni coinvolte.
Cordiali saluti
E come siete arrivati fino in val d’Ayas? Spero a dorso di mulo perché l’auto inquina..
Forse volete che gli abitanti campino facendo soltanto gli allevatori?
Bello parlare dalle vostre scrivanie.
Sapete quanti splendidi valloni ci sono in valle?
Definirlo,l’ultimo incontaminato vuole dire che non conoscete la Valle…
Perchè hanno gli occhi foderati dall’ideologia!
Non ho ben capito perché la valle delle Cime Bianche viene definita dai promotori di tale comitato“l’ultimo Vallone Selvaggio”, forse non conoscono bene le altre valli laterali della Val d’Ayas, credo comunque che i problemi di Ayas siano anche altri, ad esempio la situazione della viabilità di Champoluc, un unica strada senza marciapiedi che duranti i periodi festivi è invasa da auto che inquinano e disturbano, perché tale comitato non prende posizione a favore della pedonalizzazione del paese ?
Pienamente d’accordo, sulla viabilità pericolosa è dannosa per Champoluc. Chi investe nell’opera delle Cime Bianche deve avere l’obbligo di oneri di urbanizzazione, anche per fruire meglio della struttura. Non basta un parcheggio a inizio paese e poi la navetta. Ci vuole un’opera che permetta di istituire anche una bella isola pedonale in centro
Oltretutto attualmente ad Ayas non esiste un servizio di navetta, ci sono 2 bus di linea alimentati a gasolio ingombranti e inquinanti che ogni 40 e 20 minuti fanno il giro di Ayas, le navette sono mezzi più piccoli e maneggevoli, spesso elettrici, che assicurano un servizio continuo
Altra scelta a mio giudizio discutibile è stata quella di mettere a pagamento la piazza del mercato, i posteggi di Barmasc e Frachey, aveva più senso installare parchimetri in tutte le attuale zone disco di 1 ora che tanto nessuno rispetta e lasciare liberi i piazzali, che durante l’inverno sono utilizzati per chi viene a sciare e ha un ulteriore onere di 8 euro da sommare al costo di Monterosaski e durante l’estate vengono utilizzati da chi si ferma più giorni per villeggiatura
Ha ragione di faccia promotore Lei coi quello che la sostengono di una iniziativa per costruzione Marciapiede, questa iniziativa del Vallone e prettamente Ambientale competenza regionale il marciapiede riguarda la visbilita.