Siccità: migliorano gli accumuli di neve, ma il caldo desta incertezze
Pur non potendo ancora confidare in un pieno rientro dell’allarme siccità e scarsità idrica, valdostane e valdostani possono permettersi di sperare in un’estate migliore rispetto a quella dell’anno passato. Nonostante le gravi criticità registrate durante il febbraio scorso, quando gli stock nevosi si erano rivelati inferiori del -60% rispetto alla media dell’ultimo decennio, la situazione pare essersi ora normalizzata.
“Pur non avendo ancora a disposizione i dati relativi all’intera regione ma soltanto quelli relativi a specifici bacini, possiamo confermare che specialmente sulle dorsali settentrionali di Valpelline, Valtournenche, Val Veny e Val Ferret gli accumuli di neve sono stati importanti – assicura Edoardo Cremonese dell’Agenzia Arpa -. Questo ha ridotto il gap a un solo -20% rispetto alla media storica, una percentuale simile a quella di altri anni passati che rende le condizioni attuali nettamente meno preoccupanti”.
Più effimere ma comunque rilevanti si sono rivelate le precipitazioni nevose riscontrate nella zona orientale della regione, dotata di accumuli minori e pertanto soggetta a un più attento monitoraggio da parte degli esperti.
“Non è tanto il forte vento di questi giorni a doverci preoccupare bensì le temperature piuttosto elevate, fonte di incertezza da tenere sotto attento controllo nel prossimo periodo – chiarisce ancora Cremonese -. A rassicurarci resta il fatto che gli stock sono collocati ad alta quota, perciò, anche se la neve dovesse rapidamente sciogliersi dai 2200 metri in giù, al di sopra di tale livello essa potrà sicuramente resistere”.
Nonostante le giornate prevalentemente soleggiate previste nei prossimi giorni e sino alla fine della settimana, secondo il Centro funzionale della Valle d’Aosta un piccolo segnale di speranza arriva anche dalle previsioni sul medio termine, che stabiliscono un marzo sufficientemente precipitoso.