Arvier Agile ancora in affanno: solo l’8,6% dei fondi spesi e costi futuri ancora incerti

La sezione di controllo della Corte dei Conti lancia anche quest'anno allarmi sul progetto da 20 milioni di euro del comune di Arvier.
Agile Arvier
Comuni

A meno di un anno dalla scadenza fissata dal Pnrr (31 agosto 2026), il progetto da 20 milioni di euro Arvier Agile continua ad arrancare. A dirlo nero su bianco è la Corte dei Conti, che in una dettagliata relazione aggiornata al 31 luglio 2025 evidenzia ancora ritardi procedurali, criticità nella gestione, dubbi sull’effettiva realizzabilità di tutte le azioni previste e un rischio concreto per la tenuta dei conti comunali.

La rimodulazione presentata dal Comune di Arvier tra luglio e agosto 2025 – e approvata dal Ministero della Cultura – ha comportato lo stralcio dell’azione Maison Luboz, ritenuta irrealizzabile nei tempi e troppo onerosa. Per la sezione di controllo della Corte dei Conti, Maison Luboz, stralciata dopo anni di tentativi, è un caso emblematico dei problemi del progetto: un “rudere” tutelato, con criticità strutturali e cronoprogrammi non realistici. Il Comune dovrà ora coprire con fondi propri circa 300.000 euro di spese progettuali non rendicontabili.

“Se tale situazione dovesse ripresentarsi anche in rapporto ad altre Azioni materiali – si legge nella relazione – si potrebbero determinare criticità particolarmente rilevanti per il mantenimento degli equilibri di bilancio del Comune di Arvier”.

I fondi risparmiati dall’intervento su Maison Luboz (circa 2,5 milioni) sono stati redistribuiti su altre azioni, come Agile Agorà, Accessible Village, Espace LAB e le linee di gestione e comunicazione.

È stato inoltre ridimensionato anche l’intervento Museo del Futuro Alpino per circa un milione di euro, “senza, tuttavia, che vi sia una riduzione del finanziamento totale assegnato”.

Solo l’8,6% dei fondi spesi: 18 milioni da utilizzare entro un anno

Alla data del 30 settembre 2024, l’Ente aveva effettuato pagamenti per complessivi 884.307 euro, corrispondenti al 4,42% del finanziamento. Alla data del 31 luglio 2025 erano stati spesi solo 1,73 milioni di euro su 20, pari all’8,64%.

“L’avanzamento finanziario nel periodo considerato – scrive la Corte – è pari a 845.418 euro ed appare collocarsi al di sotto di una ragionevole soglia di rilevanza”.

Ne restano quindi oltre 18 milioni da impiegare in 12 mesi. La Corte rileva ritardi gravi anche nelle azioni immateriali (Education, OpenGov, Digital LAB), molte delle quali hanno avuto bandi andati deserti o gare ancora da aggiudicare.

Il secondo allarme: costi futuri incerti e rischio squilibrio di bilancio

Un secondo punto critico sollevato dalla Corte riguarda la sostenibilità futura del progetto Arvier Agile, ovvero i costi di gestione post 2026. Il Comune è vincolato a mantenere operativi tutti gli interventi per almeno cinque anni, ma non avrebbe ancora quantificato in modo completo le spese previste. In alcuni casi, come per il Museo del Futuro Alpino, si stima un costo annuo di 179.000 euro, ritenuto insostenibile senza il supporto della Regione.

Per far fronte alle nuove uscite, l’Amministrazione ha già inserito nel Documento unico di programmazione (DUP) 2026–2028 l’introduzione dell’addizionale comunale IRPEF a partire dal 2027 ,”nelle more della definizione di specifici accordi con la Regione”.

Le considerazioni della Corte sono severe: “Ad avviso di questo Collegio, persistono criticità di avanzamento procedurale, finanziario e fisico che pongono la completa realizzazione di tutte le Azioni progettuali in un quadro caratterizzato ancora da margini di incertezza”.

E ancora: “Non è possibile, inoltre, allo stato degli esiti in referto accertati a meno di un anno dalla scadenza del termine di conclusione normativamente prescritto, non sottolineare un agire caratterizzato da profili di imprudenza e superficialità, specie nell’aver sottovalutato sin dall’inizio l’impatto organizzativo che l’attuazione del progetto avrebbe comportato per il proprio apparato amministrativo”.

La sezione non risparmia nemmeno l’Amministrazione regionale: “Non può essere evitato, infine, un richiamo alle forti perplessità palesate da questa Sezione sin dal primo referto in relazione alla fase di selezione e aggiudicazione del finanziamento al progetto da parte dell’Amministrazione regionale, radicate nelle valutazioni e nei dubbi, riportati in atti, del Nucleo di valutazione dei progetti all’epoca presentati”.

Il Comune di Arvier, soggetto attuatore del progetto, ha fornito puntuale riscontro alle osservazioni della Corte, ribadendo “il nostro impegno nel garantire una gestione conforme ai principi di efficienza, efficacia e trasparenza, e confermiamo la disponibilità a recepire le indicazioni pervenute, nell’ambito di un costante miglioramento dell’azione amministrativa”.

La sezione di controllo formula infine alcune raccomandazioni chiave, tra cui: Implementare i controlli sulle attività dei soggetti realizzatori; Completare i cronoprogrammi delle azioni rimodulate; Valutare l’impatto della spesa corrente post-PNRR su base pluriennale e garantire la trasparenza sull’uso delle risorse e sullo stato di avanzamento del progetto.

4 risposte

  1. Ma si dai lasciamo perdere se non siamo in grado non siamo in grado c’è poco da fare – adesso stanno per demolire la struttura delle vecchia scuola materna ed elementare – nessuno ha ancora capito cosa ne verrà fuori ma tutto questo parlare che quello che viene fatto viene fatto per la popolazione è una presa in giro – la popolazione preferirebbe rimanesse la struttura della vecchia scuola rimodulando eventualmente gli interni ed utilizzandola effettivamente per interessi della popolazione stessa non per fantasie campate in aria. Prima di distruggere il paese fermiamo tutto!!!!!!

  2. Le pire maire du siècle !
    Et il faut s’attendre à ce que les impôts locaux augmentent !

    1. Je suis parfaitement d’accord
      Mais la population n’avait pas de possibilité de choix et ont l’appelle démocratie!!!!

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