Solidarietà al popolo ucraino da parte del Consiglio comunale di Châtillon, riunitosi mercoledì 9 marzo. “Un atto formale per dare sostegno al popolo ucraino. Châtillon già ospita due famiglie, che si sono mosse in maniera autonoma” ha detto il sindaco Camillo Dujany nel presentare la mozione, approvata all’unanimità.
L’ultima seduta dell’assemblea cittadina ha visto la nascita del terzo gruppo consiliare, composto dai consiglieri, usciti dalla maggioranza, Émile Gorret (capogruppo), Gilda Gallo (vicecapogruppo) e Stefania Muscolo (assente giustificata dalla seduta). Gorret ha spiegato: “Siamo consci delle difficoltà che questa decisione avrebbe potuto comportare ma siamo stati spinti da molteplici motivazioni. Non è stata una scelta facile ed è stata frutto del fatto che sindaco e maggioranza si sono dimostrati indisponibili alla condivisione. Noi desideriamo siano raggiunti il maggior numero possibile degli obiettivi programmativi e vi sia un efficace utilizzo dei fondi Pnrr ai quali si potrà accedere. Non volevamo vivere in una sorta di immobilismo cronico e più volte abbiamo espresso il nostro malcontento. Siamo qui per dialogare e fare da sprone all’apertura di confronti e tavoli di lavoro, che portino a risultati concreti”.
Accuse rimandate al mittente dal primo cittadino: “La mia disponibilità e quella della Giunta ci sono sempre e siamo al lavoro per accedere ai fondi del Pnrr e a quelli europei”.
Ridotta l’Imu per imprese e famiglie
Il consiglio ha poi approvato il bilancio, prevedendo delle riduzioni sulle aliquote dell’Imposta municipale propria (Imu) per il 2022. L’assessore Elsa Frutaz ha spiegato che “consapevole delle difficoltà economiche di imprese e famiglie e valutato il previsto aumento delle utenze, la Giunta si è interrogata su come intervenire per ridurre la pressione fiscale. È stata decisa la riduzione dall’8 al 7,6 per mille a favore delle aree edificabili e dei fabbricati di categoria A, B, C, D e D3 nonché delle abitazioni concesse in comodato d’uso ai parenti di primo grado. Il minor gettito è quantificabile in 70mila euro. Una riduzione dell’1,2 per mille inoltre sarà applicata per le abitazioni principali di categoria A1, A8 e A9 e relative pertinenze. Questa riduzione comporterà un minor gettito di 598 euro”.
In arrivo forti incrementi della Tari
A tenere banco in Consiglio sono stati però soprattutto i rincari della Tari. Nel prendere atto del Piano economico finanziario relativo ai costi della gestione dei rifiuti urbani da parte del SubAto Evançon-Mont-Cervin, con conseguente determinazione (con l’astensione della minoranza) delle tariffe Tari, il sindaco ha evidenziato i “forti incrementi” attesi. “Si inizia a pagare l’ammortamento degli investimenti fatti da Enval all’interno delle aree di stoccaggio e perché la ripartizione dei costi all’interno delle Unité Mont-Cervin ed Evançon è stata modificata, facendo pagare il servizio di trasporto ai Comuni che conferiscono la maggior quantità di rifiuto indifferenziato. Ora è in pagamento il servizio 2021, sulla base dei conferimenti fatti fra giugno 2020 e giugno 2021. In quel periodo di emergenza covid, i conferimenti di Châtillon non hanno subito modifiche mentre i Comuni turistici li hanno drasticamente ridotti. L’aliquota che compete ai contribuenti di Châtillon è così cresciuta del 25%. – ha proseguito il primo cittadino – In Unité ci si è interrogati su questo aumento, che non riteniamo giusto: abbiamo quasi il 75% di differenziazione, siamo uno fra i Comuni più virtuosi e subiamo l’aumento maggiore. Intendiamo proporre di intervenire, anche in considerazione del fatto che il rifiuto differenziato non porta (tranne cartone e metallo) il guadagno atteso, che avrebbe dovuto coprire i costi di trasporto. Chiederemo che una percentuale del costo complessivo sia attribuita ai Comuni che non raggiungono la soglia minima di differenziazione”. Il sindaco ha concluso rammaricandosi del fatto che, ai cittadini, l’aumento apparirà ancora più importante poiché farà seguito a una riduzione applicata negli anni precedenti.
Per far fronte ai costi, rilevanti, della frazione organica, Dujany ha spiegato all’aula come siano in corso “ragionamenti per ridurre i quantitativi conferiti in discarica, ipotizzando la creazione sul territorio di sistemi di trasformazione in concime”.
Il consigliere Guido Dondeynaz ha suggerito che la Regione autonoma Valle d’Aosta riveda il sistema dalle sue fondamenta, visto che ha dimostrato la propria inefficacia. “Non è stata creata un’economia circolare poiché non vi è più chi è disposto ad acquistare i nostri rifiuti differenziati, allo scopo di trasformarli”.
Sono stati infine approvati – voto contrario e di astensioni per i due gruppi di minoranza – il Documento unico di programmazione semplificato (Dups) 2022/24 e il Bilancio di previsione pluriennale 2022/24.
Il sindaco ha evidenziato che, sotto il profilo demografico, vi è un dato preoccupante: rispetto al 2020 si registrano -29 persone per saldo naturale e -32 persone per saldo migratorio. In nove anni, la popolazione si è contratta del 10%. Al contrario, la vivacità economica è garantita dalle numerose attività imprenditoriali. L’ente ha 32 dipendenti (erano 53 nel 2014, quando erano conteggiati anche quelli dell’asilo nido) e la macchina amministrativa è in lieve affanno, con una carenza di organico del circa 20%. Nel breve periodo, saranno necessarie riorganizzazioni o esternalizzazioni, soprattutto nell’ottica di partecipazione alle gare per l’ottenimento dei finanziamenti.