I lavori dell’aerostazione possono ripartire. Il Tar di Aosta ha respinto il ricorso di Avda che chiedeva l’annullamento della delibera di Giunta del maggio 2014 con cui l’Amministrazione regionale decideva di sostituirsi ad Avda negli interventi di realizzazione dell’opera progettata dall’archistar Gae Aulenti.
Secondo società Aeroporto Valle d’Aosta S.p.A, concessionaria dal 2005 e per trent’anni del servizio di gestione dell’aeroporto regionale di Aosta, nonché soggetto attuatore dell’Accordo di Programma Quadro del 2005, l’atto della Giunta regionale viola gli accordi e una serie di disposizioni legislative. Oltre all’annullamento Avda chiedeva, quindi, un risarcimento danni.
Nel respingere il ricorso il Tar di Aosta sottolinea, nella sentenza pubblicata oggi, come i "provvedimenti impugnati non incidono sulla permanenza in capo ad Avda S.p.A. della concessione del servizio di gestione dell’aeroporto, ma si limitano a sostituire l’interessata, quale soggetto attuatore, solamente con riguardo ad alcuni interventi precisamente individuati." La delibera, quindi, "non costituisce una revoca o decadenza parziale della concessione".
I giudici ricordano, inoltre, come la convenzione stipulata con Avda nel dicembre 2004 "non esclude, anzi riconosce la facoltà della Regione di decidere se avvalersi di Avda S.p.A. per lo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante oppure esercitare le stesse direttamente con i propri uffici".
Nell’ultima seduta del consiglio regionale, l’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz, rispondendo ad una interpellanza di Alpe aveva confermato la volontà della Regione di portare a termine i lavori di costruzione dell’aerostazione, una volta arrivata la sentenza del Tar. Per completare l’opera, ad oggi realizzata per il 50%, la Regione ha previsto due lotti: "quello prioritario riguarda il completamento dell’involucro dell’edificio e della centrale tecnologica e il completamento del piazzale aeromobili; il secondo lotto è riferito principalmente al completamento dei locali interni a seconda delle nuove esigenze ed è fortemente condizionato dagli esiti del master plan".
La spesa, sulla base del progetto originario, ammonta a 6.5 milioni di euro. "Una volta emessa la sentenza del Tar – aveva sottolineato ancora Marguerettaz – si possono prevedere un anno per le progettazioni, le autorizzazioni e le procedure di appalto e sei mesi per la realizzazione dei lavori del primo lotto."