Aggressione a due ragazze, fermato 45enne
I Carabinieri, al termine di accertamenti condotti con la Squadra Mobile della Questura, hanno fermatoStephane Patrick Marcel Mangeolle, 45enne francese, ritenuto responsabile di un’aggressione nei confronti di due ragazze, a Gignod. L’uomo si trova ora in carcere a Brissogne, con le accuse di violenza sessuale e lesioni.
I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 luglio, attorno alle 16.30. La coppia di amiche – una neo-maggiorenne, l’altra 17enne – era appena scesa da un bus di linea, alla fermata di località Chambavaz. Dopo essersi incamminate lungo la strada regionale, dirette a casa di un parente, improvvisamente una delle due ha sentito dei passi alle sue spalle.
Si è quindi sentita afferrare e, nel racconto reso agli inquirenti, ancora in preda al panico, ha riferito di essere stata spinta per terra, cadendo nel campo vicino alla strada. L’aggressore, ha spiegato la giovane, l’ha palpeggiata ripetutamente sulle gambe, tentando di abbassarle i pantaloncini per toccarle le parti intime.
A quel punto, l’amica ha cominciato a urlare, attirando l’attenzione di un uomo di passaggio in auto. “Cosa stai facendo?”, ha gridato l’automobilista allo sconosciuto, che si è dileguato. Dato l’allarme, sul posto sono arrivati i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti.
I militari comandati dal tenente Salvatore Lo Cicero hanno anche rinvenuto, sul luogo, una felpa e il portafoglio dell’aggressore, che conteneva la patente di guida francese. Diramato l’allarme, la Squadra mobile della Polizia lo ha rintracciato non molto distante, nella zona di Signayes-Ossan, ad Aosta, circa un’ora e mezza dopo.
Mangeolle è stato condotto alla caserma dell’Arma di via Clavalité. La ragazza aggredita (ricorsa alle cure del Pronto soccorso, dove le sono state riscontrate varie escoriazioni) e gli altri presenti lo hanno riconosciuto in foto. In tarda serata, gli accertamenti eseguiti congiuntamente dalle due forze dell’ordine (presente anche il Capo della Mobile, Eleonora Cognigni) sono così culminati nel fermo di polizia giudiziaria, per cui il 45enne è stato incarcerato.
Il pubblico ministero Francesco Pizzato ha già chiesto, in mattinata, al Gip del Tribunale la convalida della misura applicata al francese, motivandone la necessità con il pericolo di fuga dell’indagato, cittadino straniero, risultato oltretutto risiedere oltralpe e soggiornare in un albergo della zona (pare si trovasse Valle solo per qualche giorno). Il giudice ha ora due giorni di tempo per esprimersi in merito.