Della vicenda si era parlato all’indomani dei fatti, risalenti al marzo 2014, all’ospedale “Parini” di Aosta: l’ago di una fleboclisi che, entrato nel braccio destro del paziente, durante il tentativo dei sanitari di rimuoverlo si sposta sino a raggiungere l’area del polmone sinistro dell’uomo, un operaio quarantasettenne di Saint-Vincent.
Per quei fatti è ora a processo il chirurgo aostano Gianluca Iob, 46 anni, con l’imputazione di lesioni personali colpose. Il procedimento, in calendario tra le udienze di stamane al Tribunale di Aosta, è stato aggiornato all’inizio di novembre.
Nonostante le rassicurazioni sulla potenziale innocuità della presenza della cannula, della lunghezza di 36 millimetri, il paziente aveva sporto denuncia ai Carabinieri. Il Pubblico Ministero ravvisa nell’elevata rischiosità dell’intervento che si renderebbe necessario la causa di impedimento alla definitiva rimozione del manufatto.