Alpe: “Attenzione al connubio tra mafia e grandi opere”

Cresce la preoccupazione dopo la recente operazione antimafia nel Nord Italia, che ha portato all'arresto di ben 150 persone, tra cui un imprenditore edile residente a Villeneuve. Pronta un'interpellanza in Consiglio regionale.
Cronaca

Poco più di due mesi fa, l’Alpe aveva presentato una mozione in Consiglio regionale, approvata dall’aula, per promuovere un incontro fra la Direzione nazionale Antimafia, i vertici delle istituzioni regionali e la Conferenza dei Capigruppo per una tempestiva informazione su possibili rischi di diffusione dei fenomeni mafiosi nella nostra Regione.

Nella prossima seduta dell’Assemblea, l’Alpe tornerà di nuovo sulla questione: “Purtroppo – si legge in una nota – la recente «Operazione Minotauro» ha confermato i timori sulle capacità di infiltrazione della ’ndrangheta nel tessuto economico, sociale e politico nel nord Italia, portando all’arresto di ben 150 persone, tra cui un imprenditore edile residente a Villeneuve”.

Il gruppo chiederà quindi al presidente della Regione se le indagini “abbiano fatto emergere nuovi elementi riguardo alla diffusione della ‘ndrangheta sul territorio valdostano e se, in previsione delle «grandi Opere» in programma, l’Amministrazione intenda assumere nuove iniziative per contrastare l’infiltrazione delle organizzazioni criminali di stampo mafioso in Valle d’Aosta”

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