Era il primo della cordata di sei alpinisti francesi, quando una slavina lo ha travolto. Per Jean Paul Lavray, 54 anni di Evian-Les Bains, (Alta Savoia) non c’è stato scampo. L’uomo è stato trascinato a valle per 500 metri, il tutto sotto gli occhi impotenti dei compagni.
Il tragico incidente si è verificato poco prima della 6,30 di martedì 6 maggio, a Valpelline, a 2700 metri di quota. L’uomo, era assieme a cinque compagni di escursione, quando arrivati poco sotto il rifugio Aosta, è stato travolto da una valanga.
Da una prima ricostruzione di quanto avvenuto, a provocare la slavina, sarebbe stata la caduta , in alta quota, di alcune rocce. La slavina si è staccata, in un canalone,lungo il tragitto che porta al Dent D’Heren, dov’erano diretti i sei francesi. A dare l’allarme sono stati i compagni. Sul posto sono arrivati immediatamente gli uomini del soccorso alpino valdostano, ma per Jean Paul Lavray non c’è stato nulla da fare.
Ora, la salma dell’escursionista francese è stata ricomposta all’obitorio di Valpelline, in attesa che il magistrato dia il nullaosta per il rimpatrio. Intanto, le fiamme gialle di Cervinia stanno volgendo le indagini per ricostruire la dinamica del tragico incidente. I cinque compagni di cordata sono stati trasportati a valle incolumi e ora verranno sentiti dai finanzieri.
Intanto, gli esperti raccomandano la massima attenzione. Infatti, il pericolo valanga, è moderato, ma destinato a salire nelle ore più calde della giornata.