Amiat: Salvatore Luberto e Leonardo La Torre rinviati a giudizio per turbativa d’asta

L'accusa per i due valdostani è di turbativa d’asta per l'aggiudicazione del servizio di gestione della sicurezza all'Amiat. Il processo inizierà il 12 gennaio 2012.
Leonardo La Torre
Cronaca

Il Gup di Torino Anna Ricci ha accolto ieri le richieste del pm Carlo Maria Pellicano, rinviando a giudizio tutti gli imputati dell’affaire tangenti Amiat, tra i quali figurano il capogruppo della Fédération autonomiste, Leonardo La Torre e il consigliere comunale di Aosta, in quota allo stesso partito, Salvatore Luberto.

L’accusa per i due valdostani è di turbativa d’asta per l’aggiudicazione del servizio di gestione della sicurezza all’Amiat.  Secondo l’accusa Giorgio Giordano, ex presidente Amiat, avrebbe ricevuto da Luberto, a sua volta incaricato da La Torre, sollecitazioni per fare aggiudicare all’impresa Allsystem spa, di proprietà dello stesso La Torre, la gara d’appalto.

Le contestazioni riguardano il febbraio del 2008 quando, tra l’altro, Leonardo La Torre ricopriva la carica di assessore regionale delle Attività produttive e Salvatore Luberto era presidente dell’Azienda pubblici servizi, società in house del Comune di Aosta.

Il giudice Anna Ricci ha sempre ieri condannato  l’ex presidente Giorgio Giordano che aveva chiesto di patteggiare un anno di carcere. Il processo inizierà il 12 gennaio 2012.

“Il mio cliente – spiega l’Avvocato Alberto Varallo, difensore di Salvatore Luberto – è totalmente estraneo alla vicenda e siamo rimasti sorpresi che la sua posizione non sia già stata ieri archiviata. Ci difenderemo comunque nelle sedi opportune.”

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