Anche in Valle maxi sequestro di pellet radioattivo. L’ecocombustibile proviene dalla Lituania

Le province coinvolte sono distribuite in tutte le regioni italiane, isole comprese. Infatti, da sabato sono state coinvolte 30 questure ed effettuati 60 sequestri.
Cronaca

Maxi sequestro di pellet potenzialmente radiottivo in tutta Italia. Nella giornata di oggi, sabato 13 giugno, gli agenti della squadra mobile della questura di Aosta, hanno sequestrato un ingente quantitativo di pellet. Un sequestro preventivo è stato fatto anche in Valle d'Aosta, all'Erre&Bi di Saint-Christophe. «Si tratta di un sequestro preventivo – spiega la titolare Beatrice Barmaverain. – A fine ottobre abbiamo ordinato un tir di questo nuovo pellet domestico con marca Natur Kraft. Noi controlliamo tutto il pellet che vendiamo e commerciamo solo pellet francese altamente sicuro e controllato oltre che certificato. In questo caso, come sempre facciamo, abbiamo eseguito delle prove. C'è da dire che non abbiamo venduto un solo sacchetto di questa partita. Nulla. Per cui, i cittadini possono stare tranquilli». Il carico di pellet ad Aosta era arrivato a fine febbraio. L'operazione è stata condotta dagli agenti della squadra mobile e coordinata dalla procura di Aosta.

Le province coinvolte sono distribuite in tutte le regioni italiane, isole comprese. Infatti, nella giornata di oggi sono state coinvolte 30 questure ed effettuati 60 sequestri. Il quantitativo di eco combustibile potenzialmente radioattivo entrato in Italia, è di 10 mila tonnellate, pari al carico di 250 tir. «Sarà cura delle autorità locali, di ogni provincia – ha spiegato il questore di Aosta, Salvatore Aprile – informare la cittadinanza».  E' di 10 mila tonnellate il quantitativo di eco combustibile domestico (pellet) con marca Natur Kraft potenzialmente radioattivo.

l materiale – pari al carico di 250 tir – è stato sequestrato oggi in tutta Italia dalla polizia di 30 Questure in 60 differenti depositi.  Il carico di pellet – tra cui risulta anche materiale non radioattivo – è giunto in Italia dalla Lituania nell'ottobre 2008, tramite un importatore di Varese ed è stato distribuito su tutto il territorio nazionale. L'operazione è scatta ieri quando il gruppo Nbc dei vigili della fuoco di Aosta ha rilevato tracce di radioattività in un sacchetto che un cittadino valdostano aveva fatto analizzare, dopo aver riscontrato un'anomala combustione. «Al momento – ha detto il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia – non abbiamo riscontrato responsabilità penali in Italia».

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