Anziana truffata a Verrès, gli imputati patteggiano
È il patteggiamento la strada processuale imboccata, nella mattinata di oggi, martedì 9 aprile, dai due uomini arrestati la settimana scorsa dai Carabinieri della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent per aver truffato un’anziana a Verrès.
Il giudice monocratico Marco Tornatore ha applicato, dopo l’accordo tra il pm Luca Ceccanti e i difensori dei due imputati, una pena di 2 anni di carcere a Giuseppe Tessitore, 40enne di Aversa (Caserta), e di 1 anno e 10 mesi ad Oreste Esposito, 18enne di Napoli. Per entrambi, anche una multa da 400 euro ognuno.
I due, al momento, resteranno in carcere. Gli avvocati avevano chiesto entrambi al giudice una misura cautelare meno afflittiva: in primo luogo, l’abbinamento tra gli obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria e, in subordine, gli arresti domiciliari. La Procura ha prestato il consenso solo alla seconda ipotesi e il giudice (che ha posto a carico dei due detenuti le spese di mantenimento in cella) si è riservato la decisione.
Tessitore ed Esposito erano finiti in manette nel pomeriggio di giovedì scorso, 28 marzo, dopo un inseguimento in bassa valle (la loro auto era stata segnalata all’Arma rispetto a tentate truffe). Una volta bloccati, ai Carabinieri era arrivata la chiamata dell’anziana raggirata poco prima (1000 euro in contanti, ottenuti con la tecnica del “falso avvocato”), che aveva fatto scattare le manette. La sentenza include anche la confisca e distruzione di quanto sequestrato al momento dell’arresto.