Per un giovane di 21 anni di Champdepraz, Alessandro Marchesi, si sono aperte le porte del carcere di Brissogne, con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il ragazzo, che aveva un etto di hashish, è stato arrestato ieri, dai carabinieri di Saint-Vincent/Châtillon.
Infatti, in questi giorni i militari hanno intensificato i controlli per prevenire e reprimere i reati legati alla droga. Ieri mattina, a Verrès, hanno fermato Alessandro Marchesi, incensurato, che era alla guida della sua auto. I carabineri sono andati poi a casa del ragazzo, e nascosta in un armadio hanno trovato un etto di hashish, già divisa in vari panetti, pronti per essere venduti, oltre a un bilancino di precisione, a un coltello, a di semi di canapa indiana e a un manuale su come coltivare la marijuana.
Questa mattina, invece, venerdì 12 settembre, sempre i carabinieri di Saint-Vincent/Châtillon hanno denunciato a piede libero una giovane cameriera di 17 anni, di Bard, A.R. La ragazza, che tra pochi giorni compirà 18 anni, anche lei incensurata, nascondeva nella borsa un panetto di hashish. A casa della ragazza i carabinieri ne hanno trovato un altro. In tutto hanno così sequestro circa 80 grammi di hashish. La droga porta un chiaro segno identificativo, una sorta di colomba. Ora, i militari stanno indagando per cercare di capire da dovre proviene l’hashish. Infatti, proprio da quei simboli, si può risalire al paese dov’è stata prodotta.
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La marijuana – commenta il comandante dei carabineri Guido Di Vita – non è più quella che fumavano i figli dei fiori. E’ cambiato, oggi, il suo principio attivo è maggiore, e può fare molto male”.