C’è chi si lamenta che l’autostrada è troppo cara e chi, invece, si lamenta perché gli aumenti sono troppo “contenuti”. E’ il caso delle società autostradali che gestiscono i due tratti valdostani della A5, RAV e SAV che hanno presentato un ricorso al Tar contro l’adeguamento dei pedaggi avvenuto il 1° gennaio scorso. Un adeguamento che prevedeva un ritocco delle tariffe limitato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aolo del 5%, mentre le due società, secondo il contratto di concessione, attendevano un incremento del 10,46% per la tratta Aosta – Quincinetto e del 14,63% per quella Aosta – Courmayeur.
La notizia è stata diffusa oggi dal settimanale “La Vallée Notizie” che riporta la dichiarazione del direttore generale Sav, Marcello Christillin: “Certo: siamo di fronte a un contratto, che deve essere rispettato. Il nostro piano finanziario indicava un aumento tariffario del 10,46 per cento e a fronte di questa percentuale si pianificava la realizzazione di de- terminati interventi sulla rete. Capisce che se mi trovo davanti a un mancato introito, le conseguenze ricadono sui pro- grammi di investimento, che rischiano di essere riscritti”.