Andrea Ferrari non tornerà, almeno per il momento, a fare il dirigente regionale e tanto meno riceverà un risarcimento dell’Amministrazione regionale che nel settembre 2013 lo aveva licenziato in tronco. E’ quanto deciso oggi dal giudice del lavoro, Eugenio Gramola, che ha respinto il ricorso dell’ex Direttore del J. B. Festaz di Aosta.
Ferrari era stato licenziato a conclusione di un procedimento disciplinare. In particolare l’ex dirigente nel maggio 2013 era stato denunciato a piede libero dalla Digos per il reato di peculato e simulazione di reato. Secondo la Polizia, l’allora direttore della Casa di riposo J.B.Festaz, in più occasioni, si sarebbe appropriato di alcuni mobili di pregio dell’ospizio dei quali aveva denunciato il furto. A seguito della denuncia Ferrari lasciò la Casa di riposo con una risoluzione consensuale del contratto di lavoro. Nell’agosto 2013 la Giunta regionale nominò il dirigente a capo della Struttura studio, ricerca e collaborazione del dipartimento enti locali, servizi di prefettura e protezione civile. Una decisione che sollevò non poche polemiche da parte dell’opinione pubblica e dei consiglieri regionali di minoranza che con una mozione, mai discussa, chiesero la revoca dell’incarico.
Ferrari chiedeva al Tribunale di Aosta, "di annullare e/o dichiarare illegittimo e/o inefficace e/o nullo e/o infondato e/o insussistente il licenziamento inflitto al ricorrente" e quindi reintegralo nel proprio posto di lavoro, corrispondendogli tutte le mensilità, pari a 5.413,01 al mese, dal mese del licenziamento e fino al reintegro. In subordine l’ex dirigente chiese di dichiarare comunque illegittimo il licenziamento, senza reintegro, ma di avere un risarcimento di 5.413,01 per 24 mensilità, ovvero 130mila euro circa.



