Da due settimane circa è rientrata a casa per scontare il resto della pena agli arresti domiciliari ma, Annamaria Franzoni rischia ora di tornare dietro le sbarre. La Procura generale di Bologna, come annuncia l’Ansa, ha presentato infatti ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha accolto l’istanza di detenzione domiciliare speciale per la donna. La procura chiede che, quindi, che la Franzoni, condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, avvenuto a Cogne il 30 gennaio del 2002, torni in carcere. La decisione spetterà ora alla Cassazione.
Nei motivi del ricorso la Procura generale sottolinea il fatto che la psicoterapia prescritta per Franzoni, e ritenuta dai giudici uno degli strumenti che consentono di contenere la pericolosità sociale della donna, può proseguire anche in carcere. Inoltre nel ricorso si sostiene che la detenzione domiciliare speciale non può essere concessa per chi ha figli con età superiore ai 10 anni, come nel caso del figlio minore di Franzoni, che ne ha 11.
Franzoni è uscita dal carcere di Bologna il 26 giugno ed è tornata a casa a Ripoli Santa Cristina, frazione di San Benedetto Val di Sambro, dove vive con il marito e i due figli.
