Ha truffato, portando via tra il 2010 e il 2011, al suo spasimante, 188.500 euro. H. M., di 36 anni, di Ayas, ha patteggiato in Tribunale ad Aosta un anno e otto mesi di carcere.
Continui versamenti, ognuno da circa 5.000 euro, che un quarantunenne del milanese effettuava credendo alla donna: prima per la necessità di un “trapianto di rene”, poi per curarsi con le staminali prese dal “bambino defunto” e quindi per mantenere il “figlio clonato” da quest’ultimo. La richiesta di patteggiamento, concordata tra il vpo Sara Pezzetto e l’avvocato difensore Filippo Vaccino, è stata accolta dal giudice monocratico Marco Tornatore. La vittima del raggiro si è costituita parte civile con l’avvocato Nicola Saettone del foro di Milano.
